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NATIONAL LEAGUE«Scelta difficile, ma non potevo farmi sfuggire questa opportunità»

05.06.19 - 13:28
Sven Berger, dopo oltre 650 match in Lega Nazionale, ha iniziato una nuova avventura come assistant coach del Rappi: «So di non essere ancora “vecchio”, ma una chance del genere non capita spesso»
Keystone/foto d'archivio
«Scelta difficile, ma non potevo farmi sfuggire questa opportunità»
Sven Berger, dopo oltre 650 match in Lega Nazionale, ha iniziato una nuova avventura come assistant coach del Rappi: «So di non essere ancora “vecchio”, ma una chance del genere non capita spesso»
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RAPPERSWIL - Dal ghiaccio alla transenna, con un anno d’anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto come difensore del Rapperswil. Chiuso a 31 anni un capitolo importantissimo della sua vita, l’ex biancoblù Sven Berger ne ha già iniziato un altro nelle vesti di assistant coach dei sangallesi.

«È accaduto tutto molto in fretta, ma sono felice di questa scelta e che il club abbia pensato proprio a me - interviene Sven Berger, che lavorerà al fianco dell’head coach Jeff Tomlinson e dell’altro assistente Niklas Gällstedt - Avevo ancora un anno di contratto e fino a qualche settimana fa credevo di continuare come giocatore, dopodiché si è presentata questa possibilità e in pochi giorni ho dovuto prendere una decisione difficile».

E così, dopo attenta riflessione, Berger ha deciso di accettare questa nuova sfida.
«A 31 anni so di non essere ancora “vecchio”, ma ho già alle spalle tante stagioni. Ho giocato 15 campionati da professionista (gli esordi in LNA, da giovanissimo, proprio nel Rappi nell'ormai lontano 2004/05), e sapevo che non avrei continuato altri 5-6 anni. Allo stesso tempo sapevo bene che una chance del genere non capita molto spesso. È stato difficile ma non potevo farmela sfuggire: se non avessi accettato il club avrebbe puntato su qualcun altro e in futuro chissà… forse non si sarebbe più presentata».

Con il Rapperswil, nelle ultime stagioni, Sven Berger ha centrato la promozione in National League e conquistato la Coppa Svizzera.
«Con la squadra ci sono stati momenti indimenticabili. Ora il mio ruolo ê cambiato, ma sarò sempre pronto a fare quel che posso per aiutare il gruppo. Il rapporto con Tomlinson? È un ottimo coach, sarà bello lavorare con lui. Insieme al resto dello staff mi ha voluto in questo ruolo, sarà una bella sfida».

Da ex difensore principalmente di cosa ti occuperai?
«Non lavorerò solo con i difensori, ma anche con gli attaccanti. L’obiettivo comune è ovviamente quello di far crescere la squadra e integrare più "ragazzi" nel nostro roster. Uno dei miei compiti sarà specifico con i più giovani».

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