Il nuovo general manager bianconero Hnat Domenichelli è l'ultimo tassello della dirigenza bianconera: «Non si può pensare di vivere un giorno di hockey moderno se non si è messi bene difensivamente»
LUGANO - Nella giornata odierna - martedì 28 maggio - è stato presentato il nuovo general manager dell'area sportiva del Lugano: Hnat Domenichelli.
Il 43enne – che ha sposato un progetto a lungo termine con i bianconeri – prende dunque il posto di Roland Habisreutinger. «Sono uno sportivo dentro e il mio desiderio era quello di ritornare a fare parte di una squadra», è intervenuto proprio Domenichelli. «Volevo crescere come dirigente, per questo motivo ringrazio il Lugano per avermi dato questa opportunità. È una sensazione bellissima».
Accordandosi con i bianconeri, l'ex attaccante ha di fatto abbandonato la professione di agente e potrà dunque mettere al completo servizio della società l'esperienza accumulata in questo settore. «Negli ultimi cinque anni – lavorando a fianco dei giocatori – sono cresciuto molto, soprattutto per quanto riguarda il mercato nazionale e internazionale. Oltre a questo ho imparato a conoscere le varie mentalità dei giocatori e penso quindi di essere in grado di inserirmi senza problemi nel mio nuovo ruolo, nonostante la squadra sia stata costruita prima del mio arrivo. Kapanen? Abbiamo giocato insieme in NHL ai tempi degli Hartford Whalers. È sempre stato fisicamente in forma e in pista era un giocatore completo. Un vero gladiatore».
Come hanno reagito alla notizia i tuoi ex clienti? «Erano tutti contenti per me e anche se non sarò più il loro agente, il nostro legame di amicizia resta intatto. Potranno sempre contare su di me per un eventuale consiglio o per una chiacchierata fra amici».
Ma quale sarà la strategia di Domenichelli? «È ancora presto per fare delle previsioni, ma l'obiettivo principale è quello di migliorare la squadra. L'hockey moderno – che vede sul ghiaccio sempre più giovani con caratteristiche tecniche – sta progredendo molto velocemente. A Lugano ci sono diversi giocatori con questo profilo e quindi la base c'è, poi tocca a noi aiutarli a crescere. A livello di filosofia le partite si vincono mettendo in pratica un gioco difensivo solido e il successo della Finlandia ai Mondiali è l'esempio perfetto. L'intenzione è quella di lavorare su questo aspetto, anche perché l'anno scorso il Lugano ha totalizzato 160 gol risultando il miglior attacco del campionato, ma purtroppo ne ha incassati 141 e sono veramente troppi. Non si può pensare di vivere un giorno di hockey moderno se non si è messi bene difensivamente».
Da segnalare inoltre che a partire dalla stagione 2020-2021 Julien Vauclair – una volta appesi i pattini al chiodo – rivestirà la carica di capo dello scouting.