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SLOVACCHIA 2019/NATIONAL LEAGUE«Vincere con la Cechia per lanciare i quarti. Ginevra? Un'opportunità che mi stimola»

21.05.19 - 07:00
L'ex difensore dell'Ambrì Marc Gautschi: «Niederreiter lo vedrei ben con Fiala e Hischier, sarebbe molto probabilmente il blocco più forte della Svizzera a un Mondiale»
KEYSTONE/KPAUS KPAPA KPPA (MELANIE DUCHENE)
«Vincere con la Cechia per lanciare i quarti. Ginevra? Un'opportunità che mi stimola»
L'ex difensore dell'Ambrì Marc Gautschi: «Niederreiter lo vedrei ben con Fiala e Hischier, sarebbe molto probabilmente il blocco più forte della Svizzera a un Mondiale»
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GINEVRA - Quattro successi con Italia, Lettonia, Austria e Norvegia e poi due sconfitte con Svezia e Russia. Recita così il Mondiale slovacco portato avanti sin qui dalla nostra Nazionale. Con la qualificazione ai quarti di finale già acquisita Hischier e compagni chiuderanno la prima fase proprio oggi, affrontando alle 12.15 la Cechia di Kubalik. I rossocrociati cercheranno un successo, così da assicurarsi il miglior piazzamento in classifica in vista della sfida con vista sulla semifinale in programma giovedì.

Con l'ex difensore dell'Ambrì Marc Gautschi abbiamo discusso di Nazionale, ma anche della nuova avventura che lo attende a Ginevra in qualità di membro della Commissione Sportiva (insieme a Chris McSorley, Olivier Keller e Laurent Strawson) e di assistant-coach dei Novizi. 

Marc, partiamo dalla Nazionale. Dopo quattro successi "facili" sono arrivate due sconfitte contro due big...
«Nonostante il risultato, contro la Svezia ho visto una buona Svizzera. Non è una novità, ma a questo livello i dettagli fanno ancor di più la differenza. E contro i campioni del mondo in carica il powerplay non ha purtroppo funzionato. È stato un grande peccato che, per ben due volte, abbiamo incassato il gol immediamente dopo aver trovato il pareggio. I russi, invece, fanno paura. Sono cambiati i tempi, una volta basavano il loro gioco solo sull'attacco mentre ora sanno anche difendersi molto bene».

Parlavi dei due gol subiti contro la Svezia. Che spiegazione si può dare?
«Può essere un caso così come un fattore mentale. Probabilmente si sono gasati così tanto dopo aver pareggiato che volevano immediatamente trovare un altro gol. In quei casi, invece, bisogna tenere la testa calma». 

Ora ci attende la Cechia: servirà un successo per guadagnarsi un buon piazzamento nella griglia di partenza dei quarti di finale...
«Esattamente. Credo che una vittoria sarebbe importante anche per la testa, vincere contro una big potrebbe lanciarci nel migliore dei modi in vista della fase decisiva del Mondiale. Potremo contare su Nino Niederreiter, un elemento che potrà darci una grossa mano in powerplay. Presumo giocherà in linea con Fiala e Hischier, così da formare molto probabilmente il blocco più forte della Svizzera a un Mondiale». 

Un pronostico?
«Dico 3-2 per la Svizzera». 

Dal Mondiale alla tua nuova avventura a Ginevra... 
«Sono molto contento di aver colto questa opportunità, mi stimola molto. A Ginevra sono sempre stato bene, mantenendo diversi contatti. Sarò assistente allenatore dei Novizi, squadra che l'anno scorso ha faticato parecchio. Reputo che questa categoria sia davvero importante per lo sviluppo di un giovane, si inizia a entrare nell'hockey adulto. Nella Commissione Sportiva, invece, sarò un po' il braccio destro di Chris McSorley. Gli darò una mano nello scouting e nel gestire quei giovani che stanno tentando il salto in prima squadra. Avrò il compito di trovare la miglior strada per loro. Ma alla fine sarà sempre lui a decidere...».

Descrivici Chris McSorley... 
«Ha un carisma incredibile. Da lui e Marc Lüthi (CEO del Berna), due persone che nella mia carriera ho ammirato molto, ho sempre cercato di imparare tanto. A Ginevra, quando mi incontrano, la prima domanda che mi fanno è proprio "Com'è McSorley?", solo in un secondo momento mi chiedono "Come stai?". Questo per far capire quanto questo personaggio qui a Ginevra faccia parlare di sé. Nell'ultimo campionato è riuscito a tirare fuori il meglio dai suoi giocatori e la serie dei quarti di finale con il Berna l'ha dimostrato. Tutti gli vogliono bene». 

Un po' meno gli arbitri...
«Forse sì. Ma grazie a lui la Federazione ha incassato qualche soldino...», ha chiuso scherzando Marc Gautschi.

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