Vicky Mantegazza, presidente del Lugano: «In questi anni Roland ha fatto anche un lavoro eccellente: la decisione è stata presa dopo analisi approfondite. Ora siamo pronti per una nuova sfida»
LUGANO - Habisreutinger-Lugano: è finita. Dopo attenta analisi e quasi 10 anni di collaborazione, la società sottocenerina ha preso la decisione di separarsi dal proprio direttore sportivo. Non certo un fulmine a ciel sereno dopo l'ultima tribolata e deludente stagione, ma comunque una "rivoluzione" - o meglio la fine di un ciclo - nel mondo bianconero.
«In primis ringrazio Roland per questi intensi anni di lavoro insieme, abbiamo fatto tanti passi avanti in diversi settori del club, non solo in ambito sportivo - sottolinea Vicky Mantegazza, presidente del Lugano - È stata una decisione molto difficile, come in fondo è giusto che sia dopo 10 anni passati a stretto contatto. È stata però una decisione presa dal club dopo analisi approfondite: abbiamo messo sul foglio i lati positivi e negativi ed infine siamo arrivati a questa conclusione».
Habisreutinger paga per alcune scelte e soprattutto per la stagione appena conclusa (out nei quarti contro lo Zugo, serie 4-0). Troppe delusioni....
«Sì, l'analisi è stata fatta soprattutto sulla delusione globale di questa stagione. Forse tutti noi, società e piazza, ci siamo fatti prendere troppo dall'entusiasmo dalla finale dello scorso anno e siamo partiti ponendo l'asticella troppo in alto. Alla fine si guardano i risultati nudi e crudi, ma Habisreutinger ha fatto molto per il club, ha spinto per l'integrazione dei giovani del vivaio. Aspetti negativi? Magari ha sbagliato qualche straniero, ma ha portato anche giocatori svizzeri di assoluto livello. Pensiamo a Suri che sarà con noi dal prossimo campionato. È qualcosa che ci lascia. La gestione del "dopo-Merzlikins"? Non abbiamo dormito. Ci sono stati incontri ma alcuni portieri hanno deciso per altre soluzioni. Non panichiamo (i rumors danno Zurkirchen in bianconero, ndr), siamo certi che arriverà qualcuno in grado di difendere la porta. Perdere Merzlkins fa paura un po' a tutti, ma nella vita "tutti sono utili, nessuno indispensabile"».
Molti tifosi, in passato e anche di recente, hanno contestato Habisreutinger chiedendone il suo allontanamento. La pressione dei fan ha pesato?
«Pressione non è forse la parola giusta, ma chiaramente abbiamo preso in considerazione anche questo aspetto. I tifosi vanno alla pista e seguono il team, anche per questo nell'analisi abbiamo voluto inserire pure questi fattori».
Nel comunicato si precisa che «Habisreutinger garantirà il passaggio di consegne mentre il club porta avanti la ricerca di un nuovo ds». Nel concreto di cosa si tratta?
«Roland farà da "traghettatore" per alcune faccende ancora aperte dalla passata stagione. Per il nuovo corso, come la scelta del nuovo coach, non avrà voce in capitolo».
Per il Lugano è la fine di un ciclo.
«Chiaramente si volta pagina per iniziare qualcosa di nuovo. In questi anni Roland è stato anche criticato, ma ha fatto un lavoro eccellente: lo dimostrano le due finali e la semifinale raggiunta dal 2015/16 ad oggi. Nello sport moderno non è certo evidente avere questa continuità. Ora siamo pronti per una nuova sfida, ci faremo sorprendere».
"Salutato" Ireland, sul nuovo allenatore ci sono novità?
«Sono giorni caldi, lo sport va veloce e non possiamo permetterci di dormire. Presto prenderemo una decisione. Per il nuovo ds invece non abbiamo niente sul tavolo: tutti i nomi che girano sono pura speculazione. Abbiamo deciso di chiudere con Roland prima di iniziare a guardarci attorno», conclude Vicky Mantegazza.