Lavoro, grinta e tanto sacrificio: i biancoblù di Cereda, capaci di volare rimanendo sempre umili, hanno firmato un'impresa. Domani l'ultimo turno col Rappi, poi sotto con i quarti di finale
AMBRÌ - Una stagione entusiasmante, un campionato esaltante vissuto sin qui col fiato sospeso e un rendimento al di sopra delle aspettative: l'Ambrì - con pieno merito dopo 49 partite passate a battagliare su ogni disco - ha guadagnato la qualificazione ai playoff, traguardo che mancava dal 2013/14 (erano i tempi dei vari Giroux, Pestoni, Park e Pelletier in panchina).
Un capolavoro nel secondo anno del nuovo ciclo biancoblù - quello caratterizzato dal "ritorno alle origini" e l'attaccamento al territorio -, una vera impresa costruita un passo alla volta senza mai perdere l'umiltà e l'indispensabile spirito di sacrificio. Con un turno d'anticipo gli uomini di Cereda - sapiente timoniere seguito ciecamente da un gruppo unito - hanno così guadagnato un posto tra le magnifiche otto.
Domani alla Valascia, contro la Cenerentola Rapperswil, per i leventinesi - attualmente sesti - ci sarà anche l'occasione di conquistare altri punti e provare a migliorare ulteriormente la posizione in classifica. Verso le 22 si saprà poi l'avversario da affrontare nei quarti di finale, che scatteranno sabato 9 marzo. Ma andiamo con ordine, senza correre troppo.
Iniziata col fondamentale successo colto martedì a Losanna - 2-1 con un grande Conz e le reti di D'Agostini e Plastino, entrambi in crescita -, la settimana biancoblù è proseguita col match interno contro il Davos. Pressione? Passi falsi? Macché. Seppur soffrendo sino al 56' (quando è arrivato il liberatorio 4-2 firmato da D'Agostini), i leventinesi hanno superato anche questa prova di maturità, imponendosi 5-2 e portandosi a quota 76 punti. Abbastanza per i playoff, anche se la certezza matematica è arrivata solo ieri sera al termine del match tra Losanna e Friborgo (Dragoni ko ai rigori e Ambrì "in verde" nonostante la sconfitta rimediata a Zugo; 3-1).
E adesso? Avanti così, non resta che continuare in questa direzione, ovvero continuare il duro lavoro quotidiano alla base di questi risultati. Grinta, umiltà, carattere e tanta energia: l'Ambrì di Cereda ha costruito proprio così i suoi successi, potendo anche contare sui lampi di alcuni assi (vedi Kubalik, 24 gol e 32 assist) capaci di far saltare il banco. Nei playoff, per continuare a sognare, sarà importante che il blocco composto dal trascinatore ceco, Zwerger e Müller (con gli ultimi due un po' in calo in quest'ultima parte di regular season) torni sui suoi migliori livelli.
Tra i pali Conz è una certezza, e anche Manzato (costretto ieri a lasciare il ghiaccio dopo aver giocato il primo tempo), ha risposto presente quando chiamato in causa. Con un gioco solido e il secondo miglior powerplay della Lega (21,39%, solo lo Zugo ha fatto meglio), l'Ambrì si prepara ai prossimi duelli: domani 50esima fatica col Rappi, poi... sotto con gli attesissimi playoff.