I bianconeri, altalenanti e incapaci di tenere un buon ritmo per 60', hanno portato a termine un weekend da due punti. Tutto rimane aperto, ma ora bisognerà davvero cambiar marcia
LUGANO - Passino le emozioni per una serie di rigori epica, ma la squadra sottocenerina anche questo pomeriggio non ha saputo convincere. E il bilancio del weekend bianconero è sicuramente in chiaroscuro. Delle squadre attorno alla riga - tolto il Ginevra - il Lugano è quella che ha messo in cassaforte meno punti. Ambrì, Zurigo e Friborgo ne hanno ottenuti 3, la squadra di Ireland 2 e le Aquile 1. Certo, oggi è un piccolo dettaglio, ma tra tre settimane, quando si tireranno le somme, potrebbe diventare grande.
Le due prestazioni fornite ad Ambrì e nella sfida casalinga contro il Ginevra hanno lo stesso denominatore comune: la mancanza di costanza. In entrambe le partite i bianconeri hanno "esagerato" nei primi 10' per poi perdersi alla distanza. E con questo atteggiamento non si va da nessuna parte. Per fortuna in squadra ci sono gli Hofmann, i Fazzini e i Chiesa: tre esempi di giocatori che non tolgono mai il piede dall'acceleratore. E non a caso sono stati proprio loro - il 3-3 alla fine è stato attribuito al capitano - a regalare i due punti pesantissimi contro gli uomini di Chris McSorley.
Il Top Scorer sottocenerino - la vera locomotiva di questa squadra - nel weekend ha raggiunto quota 25 reti. Il futuro giocatore dello Zugo non ne vuole proprio sapere di lasciare la Cornèr Arena con una triste mancata qualificazione ai playoff. Che la sua grinta, la sua determinazione e la sua voglia di fare siano da traino per quei giocatori che quest'anno non stanno rendendo secondo le aspettative. E in riva al Ceresio ce ne sono...
La settimana che attende i bianconeri è senza dubbio pericolosa ma allo stesso tempo... sfiziosa. Trasferte a Losanna (martedì) e a Zurigo (venerdì) e partita casalinga con il Rapperswil (sabato). Tre gare in cui bisognerà giocoforza osare e rischiare qualcosa. È giusto annotare - ancor di più con una classifica così stretta - come Lugano e Ambrì abbiano giocato una gara in meno rispetto a Zurigo e Friborgo e addirittura due in meno rispetto al Ginevra.