Questa sera (ore 19.45), a Ginevra, i biancoblù inaugureranno una serie di nove, difficilissime, sfide. La qualificazione ai playoff passa (anche) attraverso tali prove
AMBRÌ - Preamboli, preliminari, giochi e giochetti sono finiti. Da oggi e per un mese l'Ambrì “deciderà” cosa vuole e può ottenere dalla sua stagione.
Quinti della classifica, a +5 sul Friborgo ottavo, nelle prossime quattro settimane i biancoblù si giocheranno infatti una grossissima fetta delle loro possibilità di fare i playoff. E lo faranno affrontando un calendario tostissimo. Questa sera (ore 19.45), in casa del Ginevra, comincerà per loro un tour de force che li vedrà sfidare, nell'ordine: Zurigo (in casa), Berna (alla PostFinance Arena), Zugo, Ginevra e Lugano (alla Valascia), Langnau, Zugo e Friborgo (tutte fuori casa). Nove match dopo i quali - con cinque partite ancora da giocare - i leventinesi avranno qualche certezza in più. Inutile dire che sfruttare ogni occasione sarà fondamentale per sperare di mantenere un posto nella top-8 della classifica. Cominciando, appunto, dall'incrocio odierno contro le Aquile.
La truppa di coach McSorley è un avversario che merita enorme rispetto, soprattutto quando gioca davanti ai suoi tifosi. A Les Vernets i granata hanno infatti vinto 14 delle 19 gare giocate, raccogliendo addirittura 40 dei loro 54 punti totali. Altre cifre faranno poi preoccupare i tifosi ticinesi: in nove incroci, negli ultimi cinque campionati, solo due volte (nel 2016) l'Ambrì è riuscito a vincere. Per il resto sette rovesci, per un totale di 25 reti fatte e 39 incassate. Le previsioni sono dunque nerissime. Ma è sovvertendo pronostici del genere che i Cereda boys possono pensare di rendere dolce - alla fine - il loro cammino.