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NATIONAL LEAGUEAmbrì, sciupata una ghiotta opportunità. Il Lugano non cambia passo

21.01.19 - 07:01
Alti e bassi, acuti e passi falsi, un successo interno prima di una trasferta indigesta: il fine settimana ha portato 3 punti nelle “casse” di biancoblù e bianconeri. Domani si torna già in pista
Keystone
Ambrì, sciupata una ghiotta opportunità. Il Lugano non cambia passo
Alti e bassi, acuti e passi falsi, un successo interno prima di una trasferta indigesta: il fine settimana ha portato 3 punti nelle “casse” di biancoblù e bianconeri. Domani si torna già in pista
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AMBRÌ/LUGANO - Solido e a tratti perfetto col Losanna, domato con un meritato e secco 3-0 alla Valascia (terzo shutout per Conz), l'Ambrì esce dal weekend con l'amaro in bocca e diversi rimpianti per la brutta caduta sul ghiaccio del Rapperswil, che arrivava da una serie nera di 10 sconfitte consecutive. Incisivi e determinati venerdì contro i vodesi, solo 24 ore dopo contro la Cenerentola Rappi i biancoblù hanno cambiato volto e, nonostante i 49 tiri, hanno steccato pagando a caro prezzo la pessima entrata in materia. Sotto 3-0 alla prima pausa, i leventinesi hanno gettato nella mischia Manzato dal secondo periodo e tentato di reagire, ma le reti di Zwerger e D’Agostini (3-2) non sono bastate. La rimonta non si è concretizzata ed così è sfumata la ghiotta chance di fare un bel balzo in classifica, dove l'Ambrì si trova al settimo posto con 55 punti, +5 sul Friborgo (nono).

Un peccato per la truppa di Cereda, che però sin qui, dopo uno scivolone, ha sempre saputo reagire e trarre i giusti insegnamenti. Non resta che rimboccarsi le maniche, capire cosa non ha funzionato e ripartire con la giusta ferocia: domani alla Valascia arriva il Davos.

Stesso esito, 3 punti, ma differente il weekend del Lugano, che venerdì ha battuto senza brillare il Friborgo, mentre sabato ha battagliato col Berna finendo però ko. La squadra di Ireland ci ha provato, ha giocato con intensità ma, complice anche un super Genoni, non ha trovato la via del gol ed è stata castigata dagli Orsi, che hanno sbloccato il punteggio al 35' e trovato l’allungo in avvio di terzo tempo. Nella Capitale il Lugano non ha giocato male, ma si è dimostrato poco efficace. Al di là di alcuni guizzi dei singoli (come Hofmann) in generale manca il cosiddetto killer instinct, mancano freddezza ed incisività che arrivati a questo punto della stagione sono aspetti fondamentali.

Decimi a -5 dalla riga, ai bianconeri servono risultati concreti. Serve una serie positiva per rientrare nella top-8. A Berna si è visto un gruppo unito e pronto a lottare, questa attitudine deve sempre esserci. Domani un nuovo test che mette in palio punti davvero pesantissimi: il Lugano è atteso a Bienne.

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COMMENTI
 

sergejville 5 anni fa su tio
il Lugano per due tempi ha giocato bene col friborgo. ma ha sciupato troppo sotto porta. Il 1.o t. di venerdì poteva (doveva?)finire 2-0 invece... 0-1. mancano le reti di bürgler, lajunen ma anche quelle di lapierre (ven. assente) e klasen. A Berna un ottimo Lugano, punito troppo severamente. Recuperare 2-0 nel 3.o t. era difficilissimo, contro un berna forte e traqnuillo e....riposato (niente partita la sera prima!). Il killer instinct è mancato a tutti, anche ad Hofmann che ha avuto delle ghiotte opportunità. I bianconeri son tornati a mani vuote e ci dovranno riprovare martedì a Bienne.
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