I bianconeri di Ireland, battuti nel derby e caduti a Ginevra, sono scivolati al decimo posto. La classifica resta cortissima, ma ora servono risultati. Martedì match delicato a Zurigo
LUGANO - Passa il tempo, i problemi restano e i dubbi aumentano. Il Lugano di Ireland, che aveva chiuso il 2018 con un successo in rimonta sul Bienne e iniziato l'anno nuovo vincendo a Davos, ha incassato nel weekend due dolorosi e preoccupanti ko.
Due esami (di maturità) falliti contro Ambrì e Ginevra, due battute d'arresto che collocano i discontinui bianconeri - al via con grandi e legittime ambizioni - al decimo posto dopo 30 partite di campionato, ovvero una bella fetta di regular season.
La classifica resta cortissima, sia chiaro (la linea è lontana solo 4 punti), ma la pressione inizia inevitabilmente ad aumentare anche perché diverse concorrenti per un posto nella top8 - pensiamo ad esempio ai sempre più convincenti Ambrì e Langnau -, in questo momento stanno decisamente meglio.
Anche la fortuna non sta certo aiutando i sottocenerini - l'infermeria è sempre molto ben frequentata... - ma non basta per giustificare il rendimento altalenante di Hofmann e compagni. Troppo fragili fuori casa (3 vittorie in 15 match), i bianconeri in stagione avevano spesso rimediato grazie alla spinta della Cornèr Arena. Anche per questo il ko interno nel quinto derby stagionale - dove è stata toppata l'entrata in materia (0-3 al 14') -, fa ancora più male.
A Ginevra, dove - oltre a Merzlikins, sostituito nel weekend da Müller - mancavano anche gli influenzati Chiesa e Romanenghi, il Lugano si è rivelato ancora una volta troppo fragile e vulnerabile cadendo al cospetto delle accelerazioni delle Aquile.
Crisi? Forse no, ma le partite ora si devono vincere e coach Ireland deve trovare soluzioni efficaci. Non convince tutti la gestione degli stranieri, con Klasen poco utilizzato (12 presenze) e - vedasi le fasi finali del derby - nemmeno schierato in powerplay, dove il suo talento potrebbe dare una grossa mano.
Detto questo il Lugano deve ripartire e, unito come squadra, trovare la forza (le qualità ci sono...) per uscire da questa situazione e infilare una serie positiva. Le prime risposte, già davvero importanti, arriveranno dal match in programma martedì all'Hallenstadion. Nella tana dello Zurigo, altra "big" che sta sempre cercando di fare un clic a livello di risultati, ci saranno in palio punti davvero pesantissimi. Il duello si rinnoverà poi venerdì in Ticino, in un altro incrocio rovente. Dopodiché i bianconeri faranno visita al Rapperswil (sabato).
Tre match, tre occasioni per scacciare i nuvoloni neri e tornare ad abbellire - in un batter d'occhio - una classifica che al momento vede il Lugano decimo con 43 punti, -3 dai Lions e -4 dal Friborgo, ottavo.
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