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NATIONAL LEAGUE29 giocatori e due topscorer: in campionato si parla dialetto (ticinese)

13.12.18 - 10:00
Dodici a Lugano, dieci ad Ambrì e sette emigrati oltralpe: con caratteristiche e ruoli differenti, i giocatori ticinesi spopolano e lasciano il segno in National League
Keystone
29 giocatori e due topscorer: in campionato si parla dialetto (ticinese)
Dodici a Lugano, dieci ad Ambrì e sette emigrati oltralpe: con caratteristiche e ruoli differenti, i giocatori ticinesi spopolano e lasciano il segno in National League
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LUGANO - 29 giocatori sparsi in 7 squadre. Due topscorer. Il miglior difensore con passaporto elvetico (a livello di punti). I ticinesi - di nascita o di adozione - sono una sicurezza per il nostro campionato. Tanti - e spesso di qualità - rappresentano più del 10% dei giocatori rossocrociati - o con licenza svizzera - che almeno una volta hanno assaporato il ghiaccio delle piste di National League in questa stagione. Una percentuale non indifferente se si pensa al bacino d'utenza. Un chiaro segno che nel nostro cantone si lavora bene. Certo, avere due squadre di punta, aiuta. Eccome se aiuta. Non è quindi un caso che ben 22 dei giocatori ticinesi militino nel Lugano (12) e nell'Ambrì (10). Gli altri sette si sono sparpagliati oltralpe. Alcuni in coppia: Pestoni e Du Bois a Davos, Sciaroni e Grassi a Berna; altri in solitaria: Lhotak (Friborgo), Nodari (Losanna) e Simion (Zugo).

Detto degli "emigrati", nel nostro cantone i giocatori nostrani stanno facendo faville a livello contabile, soprattutto sulle rive del Ceresio. Non è quindi un caso che in cima alla classifica dei marcatori bianconeri ci siano ben tre ticinesi su quattro, con il solo Romain Loeffel a spezzare l'egemonia rossoblù. Ormai adottato dal Ticino, sua maestà Grégory Hofmann, il miglior marcatore a livello di reti del campionato (14 gol e 25 punti),  precede infatti il guerriero Raffaele Sannitz  (19 punti) e Luca Fazzini (14 punti). Ottima stagione pure per Morini (7 reti) e capitan Chiesa (8 punti). Di sicuro i problemi del Lugano non risiedono nei giocatori nostrani - ai già citati aggiungete Bertaggia, Romanenghi, Riva, Vedova e Ronchetti (oltre ad Elvis) - come ben si evince dal tabellino dell'ultimo derby casalingo costellato da punti ticinesi (ben 13 su 15).

Anche in Leventina si parla parecchio dialetto. E parecchi uomini chiave sono ticinesi. Per ora incredibile è il rendimento di Samuel Guerra - alla sua migliore stagione della vita - che è semplicemente il difensore più produttivo del campionato dal passaporto rossocrociato (3 gol e 16 punti). Dopo la pausa i biancoblù potranno poi contare di nuovo sul figliol prodigo tornato dagli Stati Uniti, quel Michael Fora fuori da novembre per un infortunio. A completare una difesa a chiare tinte rosso(bianco)blu vi sono poi il sempre più utilizzato Isacco Dotti e il talentuoso Christian Pinana. Nel reparto offensivo, i ticinesi garantiscono invece tanto lavoro e tanta quantità. Un compito - quello eseguito dai vari Bianchi (7 punti), Trisconi (5), Kostner (3), Incir (2) Goi e Mazzolini (0)  - fondamentale per il tipo di gioco voluto da Cereda. Perché non solo con il talento si vincono le partite. Talento che non fa difetto all'altro topscorer ticinese di NLA, quell'Inti Pestoni che con18 punti (6 reti) è il miglior marcatore del disastrato Davos. Insomma, la National League parla dialetto.

Tutti i “ticinesi”* del campionato:

Ambrì (10):

Samuel Guerra 25 partite (3 gol / 16 punti)
Elias Bianchi 14 partite (2 gol / 7 punti)
Noele Trisconi 25 partite (2 gol / 5 punti)
Diego Kostner 25 partite (2 gol / 3 punti)
Christian Pinana 13 partite (0 gol / 3 punti)
Patrick Incir 22 partite (1 gol / 2 punti)
Isacco Dotti 25 partite (0 gol / 2 punti)
Michael Fora 5 partite (0 gol / 1 punto)
Tommaso Goi 21 partite (0 punti)
Elia Mazzolini 17 partite (0 punti)

Lugano (12):

Grégory Hofmann 24 partite (14 gol / 25 punti)
Raffaele Sannitz 24 partite (3 gol / 19 punti)
Luca Fazzini 24 partite (6 gol / 14 punti)
Giovanni Morini 22 partite (7 gol / 8 punti)
Alessandro Chiesa 21 partite (4 gol / 8 punti)
Alessio Bertaggia 15 partite (3 gol / 6 punti)
Matteo Romanenghi 22 partite (0 gol / 3 punti)
Elia Riva 23 partite (1 gol / 1 punto)
Loic Vedova  4 partite (0 punti)
Massimo Ronchetti 11 partite (0 punti)
Riccardo Sartori 0 partite
Elvis Merzlikins, 24 partite

Berna (2):

Grégory Sciaroni, 17 partite (0 gol / 4 punti)
Daniele Grassi, 25 partite (1 gol / 2 punti)

Bienne (0)

Davos (2):

Inti Pestoni, 25 partite (6 gol / 18 punti)
Félicien Du Bois, 25 partite (0 gol / 10 punti)

Ginevra (0)

Friborgo (1):

Lukas Lhotak, 25 partite (6 gol / 8 punti)

Langnau (0)

Losanna (1):

Matteo Nodari, 25 partite (0 gol / 2 partite)

Rapperswil (0)

Zurigo (0)

Zugo (1):

Dario Simion, 20 partite (4 reti / 6 punti)

* Compresi i ticinesi d’adozione, ovvero i giocatori che sono usciti dai settori giovanili di Ambrì e Lugano

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