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NATIONAL LEAGUE«Zugo da titolo. Ireland traballa? Fa parte del gioco, era un idolo...»

11.12.18 - 12:39
Via Stalberg i Tori... hanno accelerato. Dan Tangnes: «Abbiamo recuperato degli infortunati e siamo cresciuti come squadra. Il Lugano ha grandi qualità»
Keystone
«Zugo da titolo. Ireland traballa? Fa parte del gioco, era un idolo...»
Via Stalberg i Tori... hanno accelerato. Dan Tangnes: «Abbiamo recuperato degli infortunati e siamo cresciuti come squadra. Il Lugano ha grandi qualità»
HOCKEY: Risultati e classifiche

ZUGO - Viktor Stalberg ha mollato lo Zugo a fine ottobre per godersi - o almeno tentare di farlo - la ricca KHL. In parecchi, in quel momento, hanno pensato che i Tori sarebbero stati costretti a rivedere i loro obiettivi. A puntare più in basso. La realtà dice invece che senza l'attaccante svedese alla Bossard Arena sono addirittura cresciuti, passando da 1.79 a 2.2 punti a gara. Hanno segnato di più (3.6 gol a sera contro 2.79) e soprattutto subito di meno (2 reti incassate di media contro 2.29).

«Abbiamo recuperato qualcuno dei nostri infortunati e, semplicemente, siamo cresciuti come squadra - ci ha raccontato coach Dan Tangnes - Ci impegniamo ogni giorno per migliorare nei piccoli particolari, nei dettagli, che sono poi quelli che ti fanno vincere le partite. Ciò che mi rende più orgoglioso è il fatto che stiamo riuscendo a firmare prestazioni difensivamente molto buone».

Prendere un gol meno degli avversari è la chiave del successo?
«Certo. Sta tutto lì. Più si è solidi e compatti e più possibilità si hanno di vincere. E noi ora stiamo facendo molto bene».

Avete gettato la maschera. Lottate per il titolo.
«La classifica è molto corta. Ci sono diverse squadre che possono ambire a vincere. E sì, noi siamo tra quelle».

In teoria tra quelle ci sarebbe dovuto essere anche il Lugano, ora invece in difficoltà. Con i bianconeri giocherete lunedì, alla ripresa...
«E sarà una partita difficile, come tutte quelle fin qui disputate contro di loro. Stiamo parlando di un rivale con grandi qualità, con grandi possibilità».

Un rivale che, alla luce dei risultati, ha un coach che traballa.
«Lo so, ma che volete farci? Questo è lo sport. Solo qualche mese fa Greg Ireland era in finale ed era probabilmente un idolo per i tifosi. Ora è messo in discussione. Ma è normale. Fa parte del gioco. Se fai questo lavoro lo sai, lo accetti».

Anche Tangnes lo accetterebbe se il titolo non arrivasse?
«Quando ho firmato non mi è stato chiesto di vincere il campionato, ma di portare avanti un progetto specifico, nel quale coniugare i risultati alla crescita dei giocatori. Poi, ovvio, chi non vorrebbe vincere? Siamo qui per provarci».

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