Il direttore sportivo del Lugano Roland Habisreutinger ha commentato il doloroso addio dell'attuale Top Scorer bianconero
LUGANO - E così - dopo quattro stagioni in riva al Ceresio - Gregory Hofmann ha deciso di cambiare aria, accettando un quadriennale da Zugo. Come ha preso il club bianconero la scelta del suo Top Scorer?
Lo abbiamo chiesto al direttore sportivo Roland Habisreutinger: «Siamo ovviamente delusi della decisione che ha preso. Era comunque nell'aria, più proseguiva il tempo e più le possibilità che rimanesse con noi diminuivano. Ora abbiamo un piccolo vantaggio, ovvero che possiamo pianificare il futuro sapendo che Greg non resterà. Abbiamo fatto di tutto per tenerlo, ma non sempre le cose vanno come si spera».
Come mai, a tuo avviso, Hofmann ha deciso di dire "no" a voi?
«Come faccio io saperlo? Non ho preso io questa decisione, è una domanda che va girata a lui».
Sarà dura, se non impossibile, trovare sul mercato un altro Hofmann...
«Vi faccio un esempio, quando Rüfenacht arrivò a Lugano nel 2012 non era al livello di oggi. Qui da noi ha lavorato tanto diventando un giocatore davvero forte. Così cercheremo di fare nuovamente, il nuovo Hofmann dovremo essere bravi a formarlo in casa».
Qualcosa di importante avete già fatto con gli acquisti di Suri e Lammer...
«L'abbiamo sempre detto, gli arrivi di Lammer e Suri non avevano nulla a che vedere con l'eventuale partenza di Hofmann. E così sarà, nelle prossime settimane ci muoveremo per reperire un altro elemento importante».
Un elemento appetibile sul mercato è Corvi, in scadenza di contratto a Davos...
«Nelle scorse settimane ci ha comunicato che non intende trattare con il Lugano, non penso che le cose cambieranno in futuro. Come mai? Dobbiamo accettarlo, avrà i suoi motivi».
Viste le partenze di Merzlikins e Hofmann, a Lugano forse sarebbe tornata comoda la formula dei sei stranieri...
«Forse sì, nel corto termine sì. Ma noi come club, quando siamo stati chiamati a votare, abbiamo ragionato nel lungo termine».