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HCL - L'ANALISILugano, soliti difetti e troppi passi falsi: serve un cambio di marcia

02.12.18 - 15:44
I bianconeri, nel loro unico impegno del weekend, si sono smarriti dopo un buon avvio inchinandosi al Bienne. Decimi, incostanti e con due derby all'orizzonte: gli uomini di Ireland devono reagire
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Lugano, soliti difetti e troppi passi falsi: serve un cambio di marcia
I bianconeri, nel loro unico impegno del weekend, si sono smarriti dopo un buon avvio inchinandosi al Bienne. Decimi, incostanti e con due derby all'orizzonte: gli uomini di Ireland devono reagire
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LUGANO - Diciamolo subito: dal Lugano, team che da inizio stagione viaggia a corrente alternata tra buone prove e passaggi a vuoto, ci si aspetta molto di più.

Assai deludenti fuori casa, dove sin qui hanno vinto un solo match su tutti quelli disputati - come la Cenerentola Rappi -, i bianconeri non possono permettersi di perdere velocità anche davanti ai propri tifosi. Ed invece venerdì sera, al cospetto di un Bienne che arrivava da 4 sconfitte filate, la truppa di Ireland si è smarrita dopo un buon avvio e - sotto i colpi dello scatenato ex Damien Brunner, tripletta - è incappata in doloroso ko (3-4).  

La battuta d'arresto nel fortino della Cornèr Arena, dove il Lugano aveva sovente "dettato legge" vincendo 9 dei precedenti 11 impegni, coincide col secondo stop consecutivo dopo quello a Rapperswil (6-3) e si è tramutato in uno scivolone sotto la riga addirittura al decimo posto.

Traditi ancora dal nervosismo, dalle emozioni e dalle situazioni speciali (2 gol subiti in inferiorità numerica), i bianconeri non hanno saputo gestire l'iniziale doppio vantaggio e - tra errori e individuali e non -, hanno dato nuova linfa e spazio ai Seelanders fino ad incappare nel 12esimo ko stagionale.

32 punti i sottocenerini, 35 il Ginevra (ottavo). La classifica resta cortissima ma, dopo 22 incontri, è innegabile che questo Lugano, a tratti troppo molle e in pista con un'attitudine "insufficiente", porta avanti da mesi alcuni difetti come un powerplay deficitario (il peggiore della Lega con l'11.27% di efficacia) e soprattutto la mancanza di continuità (tra un match e l'altro come nei 60'). Gli infortuni di pedine anche fondamentali - da Lajunen a Lapierre, ora recuperati - hanno fatto la loro parte complicando un po' il lavoro del coach canadese, ma non bastano per giustificare i troppi alti e bassi e soprattutto determinati errori ripetuti con regolarità.

Out dalla Coppa Svizzera e salutata la Champions Hockey League dopo due vere battaglie col Frölunda (si vorrebbe sempre vedere un Lugano in quel grintoso "formato"...), a capitan Chiesa e compagni non resta che rimboccarsi le maniche, concentrarsi appieno sul campionato e preparare i prossimi delicati impegni.

Archiviato l'unico match del suo weekend, il gruppo bianconero - che dopo il match col Bienne si è confrontato per capire cosa "non va" e come uscirne -, ha davanti a sé i due duelli contro il lanciatissimo Ambrì di Cereda. Venerdì alla Cornèr Arena, sabato alla Valascia: in palio punti pesanti e sul ghiaccio tante emozioni... Il Lugano saprà rimettersi in carreggiata o sbanderà di nuovo? Il doppio derby darà indicazioni e risposte importanti.

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COMMENTI
 

bobà 5 anni fa su tio
Perdere con il Bienne ci sta. Ha fatto più male perdere col Rappy (e non segnare in 90" di 5c3). Sono sicuro che sia un male di passaggio. Personalmente ritengo che Irland stia facendo un buon lavoro, discutibile solo la scelta di lasciare Linus in tribuna, ma solo una mia sensazione.

Bibo 5 anni fa su tio
Risposta a bobà
Il PP proprio non va quest'anno, e finora troppo dipendenti dal portiere e dalle reti di Hoffman, nelle partite in cui loro 2 non si esprimono al meglio fa molta fatica. Comunque non avrà nessun problema a qualificarsi per i playoff e poi tutto potrà succedere...

bobà 5 anni fa su tio
Risposta a Bibo
esatto! Dal momento che inizieranno i Playoff, tutto cambierà! E li che si vedranno i veri campioni

sergejville 5 anni fa su tio
Vero, tanti alti e bassi (un po' come tutte le squadre) e tantissimi infortuni ma -occhio- il Lugano non molla.

VISIO 5 anni fa su tio
E arrivata l'ora di dimostrare concretamente volontà, impegno, carattere e equilibrio, questo anche da parte del portiere pompato alle stelle..
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