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NATIONAL LEAGUE«Il momento no del Davos? Tutto calcolato... Inti? Ha bisogno di fiducia e qui l'ha ritrovata»

24.11.18 - 08:00
L'ex Ambrì Dmitri Tsygurov aveva iniziato il campionato al fianco di Arno Del Curto: «Esperienza arricchente. Arno corre troppo veloce...»
Keystone
«Il momento no del Davos? Tutto calcolato... Inti? Ha bisogno di fiducia e qui l'ha ritrovata»
L'ex Ambrì Dmitri Tsygurov aveva iniziato il campionato al fianco di Arno Del Curto: «Esperienza arricchente. Arno corre troppo veloce...»
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DAVOS - Dmitri Tsygurov è un uomo di hockey. Dopo una lunghissima esperienza ad Ambrì - lungo la quale ha ricoperto una miriade di ruoli - il 51enne si è trasferito a Davos, dove in questo primo scorcio di campionato ha lavorato al fianco di Arno Del Curto.  

Viste le difficoltà incontrate dal club gialloblù, nelle scorse settimane nei Grigioni si è deciso di creare una Commissione Tecnica che ha portato Sandro Rizzi sulla panchina al fianco di Arno. Di conseguenza il contratto di Tsygurov è stato congelato, ma l'ex biancoblù resta in attesa di una chiamata. 

«Nel frattempo mi sono preso una piccola pausa per operarmi all'anca - le parole del russo - In queste settimane mi sto occupando del recupero, tra 10-15 giorni potrò di nuovo essere operativo al 100%».

Com'è stato affiancare un mago come Arno Del Curto?
«Stare accanto a uno come lui è sicuramente arricchente, in questo periodo mi sono occupato in modo particolare della crescita dei giovani difensori della prima squadra e degli Juniori». 

...ma la tua avventura a Davos non è da considerarsi conclusa, giusto?
«Purtroppo in questo avvio di stagione la squadra non ha giocato secondo le aspettative, siamo andati incontro a tutta una serie di problemi. Così è stato deciso di creare una Commissione, la quale ha deciso per per il momentaneo congelamento del mio contratto (valido fino al termine della prossima stagione, ndr). Ad ogni modo mi è già stato comunicato che la loro volontà è quella di riprendermi. Non mi resta dunque che attendere notizie da loro». 

Che personaggio è Arno Del Curto?
«Una persona che vive di hockey, un fanatico di questo sport. Non vive soltanto la giornata, lui allena ma la sua testa è già proiettata a tre anni più avanti. Corre troppo veloce... (ride). A lui piace pianificare con largo anticipo». 

Come giudichi le enormi difficoltà che sta incontrando la squadra?
«Tutto pianificato. Fra tre anni il club festeggerà i 100 anni di storia e il club sta preparando la squadra per il 2021. Per questo sono stati presi tanti giovani giocatori, l'obiettivo per questa stagione sono i playoff. Lo scopo è quello di disporre di una squadra che lotta per il titolo tra tre anni...».

...con o senza Arno Del Curto?
«Questo non lo so. È chiaro che ora deve trovare le forze per risolvere i problemi attuali, ma una persona forte come lui sono convinto che sappia cosa fare. Lo vedevo abbastanza tranquillo, non è un allenatore che va in panico tanto facilmente. La netta vittoria ottenuta sabato scorso a Bienne conferma che le possibilità per fare bene ci sono tutte».

Due parole infine su Inti Pestoni: l'aria grigionese ha giovato al ticinese...
«Inti è arrivato da Zurigo con il morale molto basso. Lo abbiamo aiutato, cercando di convincerlo delle sue forze. Ha risposto bene e ha ritrovato quel livello a cui ci aveva abituato in passato. Lo conosco da tantissimi anni, è un ragazzo che per rendere al massimo ha bisogno della fiducia sia di sé stesso che dello staff tecnico. Purtroppo a Zurigo non è stato così...».

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