I grigionesi hanno fatto un'offerta a Inti. Gianola: «Ma sarà il giocatore a decidere dove andare. Per Corvi non parteciperemo ad aste»
DAVOS - Inti Pestoni tornerà ad Ambrì al termine di questa stagione e per i prossimi tre anni? Se da settimane ormai le voci di un rientro a casa dell'attaccante si rincorrono numerose vuol dire che qualcosa di vero - sotto-sotto - c'è. Durante la trasmissione "Fuorigioco", qualche giorno fa, Filippo Lombardi ha ammesso che a determinate condizioni (economiche) il club sarebbe ben felice di riaccogliere a casa il figliol prodigo.
Una nuova conferma di un affare che pare davvero in dirittura d'arrivo è arrivata direttamente da Davos dove, parlando del futuro di Inti, hanno "allargato le braccia".
«Noi un'offerta l'abbiamo fatta - ha ammesso Marc Gianola, Director of Hockey Operations dei grigionesi - visto che è in scadenza di contratto sarà tuttavia il giocatore a decidere dove andare».
Parole dette senza troppa convinzione. Come poca sarebbe la convinzione di Pestoni di continuare alla Vaillant Arena davanti a un accordo non ricchissimo.
«Il suo, con noi, è uno stipendio "normale". Non guadagna quanto faceva a Zurigo», ha aggiunto Gianola».
Levate dalla rosa di pretendenti Lugano e Rapperswil, destinazioni non gradite già in passato, e levate anche le big e tutte le squadre che - nonostante la spinta dei Lions - la scorsa primavera non si fecero avanti, ecco che la pista Ambrì per Pestoni non è solo caldissima, ma anche la più comoda e scontata da percorrere.
A Davos non hanno in ogni caso solo il cruccio Inti. Pure Enzo Corvi è sul piede di partenza.
«È un gran giocatore e vogliamo assolutamente tenerlo - ha chiuso Gianola, in tono questa volta convinto - Non gli abbiamo offerto quanto scrive certa stampa (800'000 franchi, ndr) ma gli abbiamo comunque fatto una proposta importante. C'è tanta concorrenza? Noi abbiamo fatto la nostra mossa e non parteciperemo ad aste».