Sono ben 48 i difensori che hanno trovato la via del gol in questa stagione. Le retrovie più prolifiche sono quelle di Zugo e Bienne, mentre nei singoli comanda Noreau. E le ticinesi...
LUGANO - Il loro compito principale è quello di evitare le reti avversarie. Ma ad alcuni quel ruolo va stretto. Ci sono infatti difensori che hanno nel proprio DNA il vizietto del gol. E che risultano decisivi anche nel terzo offensivo avversario. Lo sanno bene i tifosi dell’Ambrì che sabato hanno versato lacrime amare sulla doppietta realizzata dal grande ex Maxim Noreau. Con le due reti trovate in Leventina, il canadese si è appropriato della maglia di top-scorer dello Zurigo (11 punti) e si è nel contempo issato in vetta alla classifica degli sniper “della blu” (7 reti), superando Anssi Salmela (Bienne) e Raphael Diaz (Zugo), entrambi fermi a 6 realizzazioni.
Ma il numero 56 dei Lions non è l’unico difensore a indossare il casco giallo simbolo del potere. Un altro leone, stavolta romando, è addirittura il top-scorer dell’intero campionato con la bellezza di 23 punti. Jonas Junland, proveniente dalla terra delle Tre Corone, è diventato il Re di Losanna. Il trono dello svedese non è al momento minacciato: il primo pretendente, l’altro vichingo Henrik Tömmernes, è distaccato di 10 lunghezze. Uno scalino più sotto troviamo poi il primo ticinese, ovvero Romain Loeffel che finora ha totalizzato 2 reti e 10 assist.
Le squadre che possono vantare i reparti arretrati più prolifici - entrambi autori di 12 reti - sono invece Bienne e Zugo. I bernesi hanno centrato il bersaglio grosso con sei diversi difensori (ma Salmela ne ha fatti la metà), mentre gli svizzero-centrali solo con tre (Diaz e Alatalo i migliori). Seguono Berna e Ginevra con 11 gol realizzati da cinque difensori diversi e lo Zurigo che ha visto andare a segno solamente i due stranieri della retrovie, ma per ben 10 volte.
A Lugano non c’è un vero e proprio cecchino nelle retrovie visto che le sette reti bianconere sono state firmate da cinque giocatori diversi: due dall’eterno Vauclair e da Loeffel, una a testa da Chorney, Chiesa e Riva. Insomma, non proprio come ai tempi di Nummelin. Ancora meno prolifici sono i difensori dell’Ambrì: in Leventina, infatti, solo tre giocatori hanno trovato la gioia del gol dalle retrovie. Si tratta di Guerra, Plastino e Ngoy, artefici di un centro a testa. Solo la retroguardia del Friborgo ha fatto peggio (appena due reti).
Reti per squadra:
1. Bienne 12 (Salmela 6, Kreis, 2, Dufner, Maurer, Egli e Sataric 1)
1. Zugo 12 (Diaz 6, Alatalo 5, Schlumpf 1)
3. Berna 11 (Andersson e Burren 3, Blum e Untersander 2, Gerber 1)
3. Ginevra 11 (Tömmernes, Fransson e Mercier 3, Jacquemet e Völlmin 1)
5. Zurigo 10 (Noreau 7, Klein 3)
6. Losanna 9 (Grossmann 4, Junland 3, Genazzi e Trutmann 1)
7. Lugano 7 (Loeffel e Vauclair 2, Chorney, Chiesa e Riva 1)
8. Davos 5 (Nygren 2, Paschoud, Stoop e Barandun 1)
8. Rapperswil 5 (Gähler, Iglesias, Berger, Gillroy e Hächler 1)
10. Langnau 4 (Glauser, Erni, Lardi e Blaser 1)
11. Ambrì 3 (Guerra, Ngoy e Plastino 1)
12. Friborgo 2 (Schilt e Chavaillaz 1)
Top 5 per reti:
Maxim Noreau 7
Anssi Salmela 6
Raphael Diaz 6
Santeri Alatalo 5
Robin Grossmann 4
Top 10 per punti:
Jonas Junland 23
Henrik Tömmernes 13
Romain Loeffel 12
Maxim Noreau 11
Anssi Salmela 11
Robin Grossmann 11
Johan Fransson 11
Calle Andersson 11
Samuel Guerra 10
Santeri Alatalo 9