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NATIONAL LEAGUENo secco ai sei stranieri: «Più svantaggi che vantaggi»

14.11.18 - 16:04
Roland Habisreutinger, ds del Lugano, ha commentato l’esito della votazione: «È andata come pensavamo. Conosciamo i costi, a livello economico sarebbe stata un’avventura»
Keystone
No secco ai sei stranieri: «Più svantaggi che vantaggi»
Roland Habisreutinger, ds del Lugano, ha commentato l’esito della votazione: «È andata come pensavamo. Conosciamo i costi, a livello economico sarebbe stata un’avventura»
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LUGANO/AMBRÌ - Avanti con quattro stranieri anche nella prossima stagione. È questa la decisione - chiarissima - scaturita dall’Assemblea della Lega svoltasi a Soletta, dove è stata respinta la proposta di aumentare a 6 gli “import” da schierare sul ghiaccio in ogni partita. Messa ai voti, l’iniziativa avanzata da Berna e Ginevra è stata bocciata da 9 club compresi Ambrì e Lugano (3 i team favorevoli).

Se da una parte il cambio di “direzione” avrebbe verosimilmente portato ad un aumento della qualità, dello spettacolo e della competizione, dall’altra sarebbe indubbiamente diminuito lo spazio per i giocatori svizzeri - soprattutto per i giovani - andando a toccare il movimento hockeistico rossocrociato. E i costi? Difficile sostenere che sarebbero diminuiti, più credibile pensare che sarebbero lievitati con le squadre - chi più e chi meno - “obbligate” a prelevare atleti top per non veder aumentare ulteriormente il gap dalle big pronte ad investire.

«La votazione è stata chiara ed è andata nella direzione in cui pensavamo: la maggior parte delle squadre vedeva più svantaggi che vantaggi - interviene Roland Habisreutinger, ds del Lugano - A livello finanziario, pensare di aggiungere altri due stranieri al collettivo fisso, sarebbe stata un’avventura».

Un’avventura dai costi elevati... «Sappiamo i costi effettivi che comportano i giocatori d’importazione di valore e, sinceramente, non penso che in Svizzera ci si possa permettere di portare dei giovani stranieri a basso costo. Così facendo si rischierebbe di avere elementi che non danno alla squadra un determinato contributo. Molto meglio spingere e puntare sui nostri giovani per migliorare le loro qualità e responsabilizzarli anche nei momenti importanti. Due stranieri in più di basso livello e a bassi prezzi non sono una realtà. Consideriamo poi che anche in altri campionati d’Europa si paga bene; compresi Austria, Francia, Danimarca, eccetera. Non dobbiamo pensare che questi giocatori sarebbero arrivati “gratis” in Svizzera».

Il rischio era di aumentare le spese e togliere spazio ai rossocrociati. «Non ci sono molti dubbi. Troppe posizioni chiave sarebbero state occupate da giocatori stranieri. Ogni club avrebbe potuto puntare su tre centri d’importazione… un’ala e magari due difensori. Oppure un portiere. Così facendo sul lungo periodo i centri svizzeri sarebbero “scomparsi”. Poi in Nazionale chi gioca…? Si andava a toccare un meccanismo che ora funziona», conclude Roland Habisreutinger.

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