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NATIONAL LEAGUEAmbrì allievo giudizioso, Lugano se ti applichi...

07.11.18 - 10:00
Con un terzo della regular season già agli archivi, è arrivato il momento di stilare le prime (parziali) pagelle. Scopri le squadre promosse e quelle bocciate
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Ambrì allievo giudizioso, Lugano se ti applichi...
Con un terzo della regular season già agli archivi, è arrivato il momento di stilare le prime (parziali) pagelle. Scopri le squadre promosse e quelle bocciate
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO - Promossi e bocciati. Sorprese e delusioni. Con i primi impegni della Nazionale, che disputerà la Deutschland Cup dall’8 all’11 novembre, la National League si concede una prima settimana di pausa. Con un terzo della regular season già andata agli archivi, è quindi arrivato il momento di stilare i primi (parziali) bilanci. Di dare le prime pagelle alle squadre. Chi si merita una bella nota? E chi dovrà impegnarsi per rimediare ad un’insufficienza? Andiamo a scoprirlo mettendo sotto la lente le dodici protagoniste in rigoroso ordine di classifica.

1. Bienne (34 punti) - La formazione di Törmänen guarda tutti dall’alto al basso con i suoi 34 punti in 17 partite. Il primo posto dei bernesi può risultare sorprendente, ma non è casuale. Alla Tissot Arena si sta infatti lavorando benissimo già da alcuni anni e i risultati sono lì a dimostrarlo. La squadra, già competitiva lo scorso anno (vedi semifinale di playoff), è stata ulteriormente rinforzata dagli innesti di Damien Brunner, terzo marcatore elvetico del campionato con 14 punti, e Damien Riat (10). Migliore attacco del campionato con 60 reti, il Bienne dispone del quartetto di stranieri più performante e decisivo della Lega: Rajala, Pouliot, Earl e Salmela hanno infatti totalizzato ben 54 punti (20 reti). Voto: 6-

2. Berna (31 punti) - 31 punti in 16 partite. Il bilancio degli Orsi in questa prima parte di campionato è (solamente) buono se paragonato a quello dello scorso anno, quando i bernesi spadroneggiavano con 46 punti (in 19 gare). Un dominio effimero visto che nelle semifinali di playoff l’Orso venne sbranato dal Leone zurighese. Oggi come allora la squadra di Jalonen può contare su una difesa ermetica (sole 28 reti incassate) e su un ottimo Genoni (4 shutout e 1.71 di gol subiti a partita). Trascinati dai “soliti” Arcobello, Haas e Ebbett, i bernesi possono contare su un Mursak in più. Lo sloveno è infatti uno dei giocatori più spettacolari e dotati della Lega. Voto: 5

3. Langnau (30 punti) - “Non c’è due senza tre” recita un noto proverbio. Ma la presenza della terza formazione bernese sul gradino più basso del podio (parziale) rappresenta una sorpresa enorme. Certo il Langnau ha cinque ottimi stranieri che vengono intercalati sapientemente e un Ciaccio che sta giocando la stagione della vita, ma il vero artefice della strepitosa classifica dei Tigrotti va ricercato in panchina. Heinz Ehlers non ha finora sbagliato un colpo azzeccando tutto. E il suo Langnau, oltre ad offrire un gioco piacevole e diretto, è un autentico schiacciasassi quando gioca in trasferta (6 vittorie in 8 gare). Per informazioni rivolgersi a Lugano (sconfitto 4-1 alla Còrner Arena) e all’Ambrì (battuto 4-2 alla Valascia). Voto: 6

4. Zugo (29 punti) - L’ambizioso Zugo ha confermato in questo avvio stagionale tutte le sue potenzialità. E lo ha fatto giostrando spesso senza i suoi tre stranieri più rappresentativi. Roe (6 punti) e McIntryre (9) hanno giocato la miseria di sei partite (su 16) e pure Stalberg ha marcato spesso visita per infortunio. La squadra della Svizzera centrale si è quindi spesso aggrappata alla qualità dei suoi giocatori elvetici, ulteriormente innalzata dagli arrivi di Simion, Albrecht e Zryd. Voto 5

5. Friborgo (29 punti) - Il Friborgo non aveva iniziato benissimo. Ma nelle ultime dieci partite ha dato una sterzata decisa al proprio campionato. Gli otto successi centrati portano una chiara firma elvetica. Con Julien Sprunger i burgundi possono infatti vantare il miglior marcatore svizzero per punti (18), mentre Kilian Mottet è al comando per quanto riguarda le reti (9). Entrambi - va detto - dividono la testa delle classifiche con Hofmann. Ma lo Swiss Power friborghese non si ferma qui: tra i primi dodici marcatori della squadra troviamo infatti solamente Andrew Miller. E se a questo si aggiunge il ritorno di Berra... Voto 5-

6. Losanna (28 punti) - Partito malissimo, il Losanna è tornato in carreggiata nelle ultime cinque partite dove ha ottenuto la posta piena. I problemi di Peltonen sembrano essersi magicamente risolti con il rientro (lampo) di Dustin Jeffrey. Giocatore fondamentale per i vodesi. Eccezionale è stato pure il rendimento del difensore svedese Jonas Junland, che con 21 punti (3 reti) è il top-scorer dell’intera Lega. Bene anche Vermin (9 reti). Mentre ci si attendeva qualcosa di più da Bertschy e Mitchell. La qualità della rosa dei Leoni rimane comunque altissima. Proprio per questo l’inizio stagionale rimane sotto le aspettative. Voto 4-

7. Zurigo (24 punti) - Campione svizzero in carica e artefice di un mercato mostruoso, lo Zurigo è sicuramente una delle delusioni di questo inizio di campionato. Coach Aubin non è ancora riuscito a dare un’identità ad una squadra piena zeppa di talento. E con praticamente tutte le stelle per ora offuscate (da Hollenstein a Cervenka passando a Suter e Pettersson) a brillare sono i giovani. Bachofner è infatti il top-scorer a sorpresa degli zurighesi. In attesa che i pezzi da novanta si risveglino dal torpore. Ma in fondo, i Lions sanno come vincere il campionato partendo dalle retrovie… Voto: 3

8. Lugano (24 punti) - Dio preservi Elvis e Grégory. Dire che il Lugano dipenda da due soli giocatori è certamente un’iperbole. Un’esagerazione. Ma era dai tempi dei vari Metropolit, Nummelin e Peltonen, che i bianconeri non avevano dei giocatori dal peso specifico così alto. Entrambi decisivi. Sempre. Facendo un paragone i due ricordano Holly e Benji di cartoniana memoria. Il lettone ha più volte tenuto in piedi la squadra. Il neocastellano ha spesso infilato reti pesanti come macigni. Attorno alle due gemme più splendenti, brillano di luce propria anche i lavoratori: Sannitz è sempre più leader, Walker sgrugna e segna, mentre Morini cresce di giorno e in giorno e sta diventando uno dei centri two-ways più completi in circolazione. Inizio in sordina, invece, per altri svizzeri. Quelli che dovrebbero fare la differenza. E che per ora non la fanno. Così così anche il pacchetto degli stranieri. Pessimo il power play. Ma dopo un brutto inizio di stagione, il Lugano sta tornando. Sempre che Dio preservi Elvis e Grég. Voto 4-

9. Ginevra (23 punti) - Il Ginevra è lì dove ci si aspettava che fosse. Ovvero a cavallo della riga. Le Aquile possono vantare il miglior rendimento casalingo della Lega (23 punti in 10 partite). Per contro fuori casa non hanno ancora ottenuto alcun punto (in sei apparizioni). I ginevrini per ora sono trascinati dalla classe e dall’estro dei due difensori svedesi Tömmernes e Fransson e dagli svizzero-canadesi Richard, Almond e Wick. Si svegliassero anche gli stranieri d’attacco… Voto 4

10.  Ambrì (21 punti) - Alzi la mano chi, dopo sedici partite, non avrebbe firmato per avere 21 punti ed essere decimi in classifica a soli tre punti dall’ottavo posto. Probabilmente di arti protesi verso l’alto ce ne sarebbero pochi. Perché l’Ambrì, nonostante le cinque battute d'arresto consecutive e la dolorosissima e inconcepibile sconfitta subita in rimonta a Ginevra, è lì dove doveva essere. In lotta per disputare i playoff. A parte un paio di partite completamente bucate, i biancoblù hanno sempre messo sul ghiaccio voglia e abnegazione, seguendo alla lettera i dettami di un Luca Cereda che ora, con i rientri di Lerg (dall'infortunio) e Fora (dagli USA), avrà comunque qualche carta in più da giocare. Certo i leventinesi, e si sapeva, hanno qualità tecniche complessive inferiori alla media, ma se danno il 100% possono giocarsela con tutti. I giocatori di talento comunque ci sono: basti pensare alle qualità da cecchino di Kubalik (18 punti) o ai sempre più decisivi e intraprendenti Müller e Hofer. Ottimo, a livello contabile, pure il contributo di D’Agostini (13) e Zwerger (12), anche se il canadese e l’austriaco non hanno ancora raggiunto i livelli (eccelsi) della scorsa stagione. Voto 4+

11. Davos (14 punti) - Qualcosa sembra essersi rotto nei Grigioni. E anche la bacchetta magica di Del Curto sembra non funzionare più. Il Davos, e lo si sapeva, ha cambiato molto. Ma nessuno si sarebbe aspettato un crollo tanto verticale. I grigionesi sono l’autentica delusione del campionato. E i (pessimi) numeri certificano una crisi profonda. Il Davos ha infatti la peggior difesa (62 reti subite) e il peggior rendimento interno (soli 3 punti in 8 gare casalinghe) del campionato. E, nonostante un ottimo Pestoni, non è che in attacco (30 segnature) le cose vadano molto meglio, visto che solo il Rapperswil ha fatto peggio. Stranieri disastrosi, giocatori chiave (Corvi, Marc Wieser e Ambühl) deludenti e una gestione dei portieri al limite dell’assurdo completano un quadro poco edificante. Che dopo 22 anni il regno di Re Arno sia giunto al capolinea? Voto 2

12. Rapperswil (7 punti) - Che il Rapperswil potesse essere la Cenerentola del campionato era ampiamente preventivabile guardando la rosa a disposizione dei sangallesi. Ma i 7 punti ottenuti e le sole 19 reti segnate in 17 partite rappresentano un vero e proprio disastro. Unica luce nel grigiore è il portiere Melvin Nyfeller (91.25% di parate e 2.92 di GAA) che spesso ha evitato, con i suoi interventi decisivi, passivi ben più pesanti. Per il resto un po’ di sfortuna - vari gli infortunati tra cui gli attesi Gillroy, Wellmann e Spiller - e stranieri impalpabili hanno relegato i sangallesi al ruolo di Cenerentola. Ruolo che difficilmente riusciranno a scucirsi da dosso. Voto 3

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COMMENTI
 

Kari32 5 anni fa su tio
Prima di scrivere certe cose, per esempio sull’importanza dei vari giocatori, andrei a vedermi anche le statistiche +/- che dicono sempre una bella fetta di verità! Gli scorrer fanno tanti punti, ma sono spesso in pista quando si subiscono le reti: kubalik +2 e Hofmann +3 hanno la stessa statistica, che non sono gran cosa. Credo che nel complesso, le valutazioni debbano essere fatte utilizzando anche altri fattori. Quando un DS fa campagna acquisti, per esempio, valuta molto questi aspetti statistici su più anni.
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