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HCAP - L'ANALISITris di sconfitte: Ambrì, servono continuità e maggior compattezza

07.10.18 - 14:39
I biancoblù sono usciti con un solo punto dal trittico con Lugano, Zurigo e Berna. A coach Cereda il lavoro non manca
TiPress
Tris di sconfitte: Ambrì, servono continuità e maggior compattezza
I biancoblù sono usciti con un solo punto dal trittico con Lugano, Zurigo e Berna. A coach Cereda il lavoro non manca
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AMBRÌ - Cinque partite in una settimana, con l'arduo e spigoloso trittico Lugano-Zurigo-Berna affrontato tra martedì e venerdì: per l'Ambrì sono stati giorni intensi dai qual sono arrivate molte risposte e indicazioni per coach Cereda. Dopo aver superato brillantemente il primo weekend (6 punti conquistati contro Langnau e Ginevra), la truppa biancoblù ha sofferto parecchio, peccato a livello di costanza e rimediato tre ko - diversi tra loro - nei duelli contro tre top-team della nostra Lega.

Dopo la pessima prestazione fornita nel derby, dove il Lugano ha avuto vita troppo facile banchettando davanti ai propri tifosi (netto e meritato 6-2 rifilato ad un Ambrì "pasticcione" e mai in partita), Kubalik e compagni hanno reagito a livello di gioco e attitudine nel match dell'Hallenstadion. Dalla trasferta a Zurigo i biancoblù sono però tornati con un punto e parecchi rimpianti, poiché dopo il 2-2 firmato da D'Agostini (3 gol nelle ultime 4 gare) e il 3-2 firmato da Novotny al 46', non sono riusciti a difendere il vantaggio venendo poi castigati dal gol-lampo di Noreau all'overtime. I rimpianti aumentano se si pensa che nei minuti finali del terzo periodo (sul 3-3) l'Ambrì non ha sfruttato un powerplay; arma che, in questo inizio di stagione, aveva portato tanti gol pesanti (come sarebbe stato in questo caso...).

Con Manzato tra i pali - titolare dopo le due performance poco convincenti del sin qui altalenante Conz -, l'Ambrì non ha retto l'urto del Berna. Propositivi e combattivi nel primo periodo, con tre ottime occasioni non sfruttate da Novotny, Kubalik (a secco in questi tre match) e Goi; i leventinesi si sono via via disuniti e hanno perso lucidità dal secondo periodo in poi. Dopo aver incassato l'1-0 ad opera di Haas - splendida conclusione sotto l'incrocio dei pali al 25'-, i sopracenerini hanno iniziato a dare troppo tempo e spazio ai famelici Orsi che, con giocate anche di classe, hanno trovato la via del gol per ben sei volte. Le ultime due incassate da Benji Conz, gettato nella mischia al posto di Manzato per tentare di dare una scossa ai suoi. Il 6-1 finale - col gol della bandiera di Zwerger, salito a quota 7 punti - è il ko più netto dall'inizio della stagione.

In estrema sintesi le tre sfide contro Lugano, Zurigo e Berna ci dicono - o meglio ci confermano - che l'Ambrì non può giocare solo "a tratti". Per colmare il gap e battagliare con le rivali più attrezzate deve lottare dal primo all'ultimo secondo, poter contare su una difesa più solida e avere maggior compattezza a livello collettivo (già 27 i gol subiti sin qui). Non è semplice, ma Cereda sa bene su cosa insistere. Cambi corti, continuità nei 60', energia, attenzione e costanza - cercata anche la scorsa stagione - tra un match e l'altro.

Per l'Ambrì, a quota 10 punti dopo 8 partite, il lavoro insomma non manca: non resta che rimboccarsi le maniche e, sfruttando i giorni a disposizione (niente match infrasettimanali), preparare al meglio l'incontro di venerdì contro lo zoppicante Davos di Del Curto.

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COMMENTI
 

pardo54 5 anni fa su tio
Due risultati tennistici la dice lunga sulla tenuta della difesa.
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