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SWISS LEAGUE«Ogni match ci aiuta a progredire. Smith? Ha un bel potenziale»

04.09.18 - 16:01
In casa Rockets continua la preparazione in vista della terza stagione in Lega Nazionale. Cadieux: «Una sana competizione interna spinge i ragazzi a crescere»
TiPress
«Ogni match ci aiuta a progredire. Smith? Ha un bel potenziale»
In casa Rockets continua la preparazione in vista della terza stagione in Lega Nazionale. Cadieux: «Una sana competizione interna spinge i ragazzi a crescere»
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BIASCA - Allenamenti, amichevoli, lavoro sul ghiaccio e fuori: in casa Rockets continua la preparazione in vista della terza stagione in Lega Nazionale. «Sono contento di come abbiamo lavorato sin qui, il nostro è un costante processo di crescita - spiega l'head coach Jan Cadieux, al timone dei rivieraschi da giugno 2017 - Ogni anno, considerando i tanti cambiamenti nel roster, ricominciamo quasi da zero. Dopo sette partite amichevoli (l’ottava questa sera alle 19 a Zugo contro l’EVZ Academy, ndr), sono felice del lavoro dei ragazzi e del livello raggiunto. Esclusa la sfida col Lugano siamo sempre stati in partita fino al terzo tempo. Questo è positivo. D'altro canto, l'aspetto negativo, è che siamo sempre stati lì, ma ne abbiamo vinta solo una. Vuol dire che c'è ancora tanto lavoro da fare a livello mentale per reggere 60'».

Fa tutto parte di un percorso di crescita. «Proprio così. Non vogliamo più parlare di talento, dire che ne abbiamo meno degli altri. Quello che ancora ci manca è la maturità per prendere buone decisioni al momento giusto. I ragazzi devono imparare a gestire questi aspetti, chi lo farà avrà più chance di fare un passo avanti. Cambiando line-up quasi ogni sera all'inizio è difficile creare la giusta alchimia, per questo serve più tempo e abbiamo voluto pianificare tante amichevoli. Ogni match ci fa tanto bene e ci aiuta a fare un passo avanti».

Con l'entrata del Davos nel progetto si è ulteriormente allargata la base su cui lavorare. «Lo scorso anno, tante volte, a livello di contingente siamo arrivati un po’ “tirati”. Una sana competizione interna ci vuole per spingere i ragazzi, senza manca qualcosa. Siamo un team di formazione e dobbiamo accettare che un ragazzo possa avere bisogno di più tempo, ma non possono essere certi di giocare e non dare il 100%. Gli arrivi da Davos ci danno qualcosa in più. Non rubano il posto ai “ticinesi”, ma spingono tutti a dare di più e siamo coperti anche in caso di infortuni».

Anche la stagione alle porte non prevede retrocessione. Quale sarà l’obiettivo dei Rockets? «Per diventare un buon giocatore bisogna anche imparare a vincere. Non si tratta solo del risultato finale sul tabellone, ma di mentalità e lavoro quotidiano. È difficile fissare un obiettivo preciso, ma puntiamo a fare meglio dell'anno scorso e vincere più partite possibili. Iniziando bene e rimanendo vicino alla linea, non si sa mai quel che può accadere. Di certo non sacrificheremo lo sviluppo dei giocatori per i risultati, ma questo non vuol nemmeno dire che non puntiamo ai risultati perchè facciamo dello sviluppo. Chi lavora per vincere avrà anche un miglior sviluppo individuale».

Nelle prime amichevoli si è messo in luce l'attaccante svizzero-canadese Christopher Smith, autore di 6 reti. Il 21enne, arrivato dagli Hawkesbury Hawks (CCHL) è legato all’Ambrì fino al 2020 (più opzione). «Ha un bel potenziale e ha dimostrato di saper fare buone cose, anche se deve ancora imparare molto. Continuando il suo sviluppo potrà diventare un giocatore interessante. Per noi quest'anno, per l'Ambrì in futuro. Ha iniziato bene portando quello che ci aspettavamo, ma sono pur sempre partite amichevoli. Ha ancora molto lavoro da fare prima di essere pronto per il prossimo step. Ora ha bisogno di ghiaccio, di misurarsi contro uomini adulti e crescere. Il primo passo è diventare un buon giocatore di Swiss League, il prossimo vedremo... Starà a lui “aprire la porta” per poter lottare per un posto più alto».

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