L'Ambrì ha puntato sul 32enne per portare carisma e leadership in una squadra giovanissima. Il Lugano ha scelto il 31enne per puntellare la difesa orfana di Furrer
LUGANO - 20 luglio. Temperature oltre i 30 gradi. Parlare di hockey potrebbe sembrare anacronistico. Fuori da ogni logica, visto che il ghiaccio, in estate, lo si trova quasi esclusivamente nei cocktail. Ma in realtà non è proprio così. Perché nelle prossime settimane i giocatori delle due squadre ticinesi ritorneranno a sudare sui pattini per preparare l’inizio del campionato che scatterà il prossimo 21 settembre.
A due mesi esatti dall’inizio delle ostilità Ambrì e Lugano sono praticamente al completo. Entrambe, nelle scorse settimane, hanno trovato le ultime due pedine straniere per completare il loro scacchiere.
Sotto le volte della Valascia è sbarcato - proveniente dal Rögle (SHL) - l’americano Bryan Lerg. Il suo acquisto - inizialmente - ha fatto storcere il naso ad alcuni tifosi biancoblù che speravano in un nome di tutt’altro calibro per il fondamentale ruolo di primo centro. Il 32enne, schierato praticamente solo all’ala nelle due stagioni trascorse in Europa, ha però delle qualità che sembrerebbero adattarsi perfettamente al gioco voluto da Luca Cereda. Veloce, aggressivo e dotato di buone mani e di un pattinaggio eccellente, Lerg ha comunque totalizzato ben 39 segnature in una lega prettamente difensiva come quella svedese. Il suo tiro, potente e preciso, può rappresentare un’arma importante nel powerplay biancoblù. Fondamentale, poi, sarà il suo contributo a livello di leadership. In carriera è stato spesso nominato capitano della propria squadra e ad Ambrì è chiamato a trascinare, con la sua esperienza e il suo carisma, un gruppo molto giovane (25,5 anni, solo il Davos ha una media d’età più bassa) e con soli altri 6 giocatori sopra i 30.
A completare il quartetto di stranieri bianconeri, al posto di Bobby Sanguinetti, è invece arrivato Taylor Chorney. Il difensore, dal doppio passaporto canadese e americano, è alla sua prima esperienza europea dopo aver trascorso la propria intera carriera tra NHL (166 partite) e AHL (400). Un cambiamento radicale dopo che nelle ultime stagioni il Lugano aveva scelto due stranieri di difesa che già militavano in Svizzera. Con risultati parecchio deludenti. Il neo acquisto bianconero è considerato un difensore completo e avrà il compito di dare stabilità ad un reparto arretrato rimasto orfano di Philippe Furrer. In giovane età Chorney aveva messo in mostra notevoli doti offensive. Doti che il 31enne spera di riuscire a ritrovare sotto le volte della Corner Arena, dove potrà avere maggiori responsabilità in entrambe le zone della pista. Anche lui, come Lerg, è considerato un autentico uomo spogliatoio. I due neo acquisti delle ticinesi riusciranno ad imporsi? La risposta la potrà dare solo il ghiaccio.