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NATIONAL LEAGUESoldi o ghiaccio? Per Inti possibile un anno di "prova"

05.06.18 - 07:00
Si sta definendo sempre più la situazione del leventinese, in uscita da Zurigo e con un futuro da costruire
Keystone
Soldi o ghiaccio? Per Inti possibile un anno di "prova"
Si sta definendo sempre più la situazione del leventinese, in uscita da Zurigo e con un futuro da costruire
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ZURIGO - Le soluzioni, come continuano a ripetere in casa Lions, sono due: o Pestoni pensa ai soldi o pensa a giocare.

Nel primo caso, nella prossima stagione può accomodarsi con i GCK. Nel secondo deve impegnarsi a trovare una chiave che apra la porta della prigione, dorata, nella quale è finito a Zurigo.

Aggiornamenti rispetto alle ultime puntate? Un paio. Il primo riguarda il numero delle parti in causa. Invece che sedersi al tavolo con Leuenberger&Co e una terza squadra, Inti e il suo agente stanno puntando alla risoluzione dell'attuale contratto. Ci riuscissero, accontentandosi magari di una “buonuscita” non enorme, potrebbero poi trattare liberi da ogni vincolo. Il secondo è che la destinazione più probabile è a questo punto il Davos. Con il Ginevra a corto di quattrini - ma che ancora spera - i gialloblù paiono davvero gli unici in grado di offrire quel mix di denaro, progetto, spazi e fascino di cui l'attaccante 26enne ha bisogno.

La convivenza Pestoni-Del Curto potrebbe funzionare? Anche a questo possibile dubbio si può trovare una risposta: la soluzione alla quale puntano i grigionesi è quella di sottoscrivere un contratto annuale con opzione (a favore della società) su un'ulteriore stagione. Con un accordo del genere il leventinese avrebbe la sua seconda occasione, mentre il club avrebbe dodici mesi per testare un giocatore importante anche se appannato. Inti punta invece, ovviamente, a un accordo più lungo: almeno un biennale garantito. Al momento però non ha il coltello dalla parte del manico.

Oltre a quelle che gli hanno permesso di collezionar titoli, nella sua lunga carriera poche sfide hanno entusiasmato l'Arno gialloblù come quelle relative al (ri)lancio dei giocatori. E sotto questo punto di vista riuscire a rendere il ticinese un campione, riuscire a fargli fare il salto di qualità, ha poche eguali. Il numero 91 alla Vaillant Arena? Il puzzle non è ancora completo. Le tessere che ancora vanno sistemate sono però davvero molto poche.

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COMMENTI
 

Frankeat 5 anni fa su tio
L'ho scritto da qualche parte tempo fa, il posto migliore per raddrizzarlo e proprio alla corte di Del Curto. A Zurigo morirebbe di inedia e sparirebbe nel dimenticatoio, mentre ad Ambrì si affloscerebbe sul divano come un tricheco spiaggiato. Arno invece lo strizzerebbe come una spugna e lo farebbe tornare (se mai lo è stato veramente) un ottimo giocatore.

bobà 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
forse anche il Cereda lo strizzerebbe e lo farebbe ritornare quel che era se non meglio. Tutto sta a vedere se Cereda vuole avere nel suo paniere una mela che potrebbe essere marcia e potrebbe far marcire anche le altre; e qui la vedo dura. Quanto ai soldi, beh, in leventina andrebbe a prendere 3 volte meno.

Frankeat 5 anni fa su tio
Risposta a bobà
Indipendentemente dall'allenatore, se tornasse adesso in valle, sarebbe un male per lui. Ceredda lo potrebbe strizzare senza interferenze dall'esterno, se si trovassero entrambi in un'altra squadra. Ad esempio Cereda e Pestoni a Ginevra SI, mentre Cereda e Pestoni ad Ambrì No.

Bibo 5 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
Cereda è abbastanza "forte" da strizzarlo per bene senza farsi influenzare dall'ambiente, comunque concordo, è troppo presto per un suo ritorno ad Ambrì, almeno un paio d'anni fuori non potranno fargli che bene sia per il gioco che per le finanze, poi potrà tornare e terminare la sua carriera in Valle...
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