Il ds del Bienne ha fatto il punto sull'ingaggio dell'attaccante ex Lugano. E sull'addio di Jecker: «Non avevamo più budget per offrirgli un contratto»
LUGANO - Ci guadagna il Lugano, ci guadagna il Bienne, ci guadagna Brunner. Così è stato "venduto" il trasferimento di Damien alla Tissot Arena. Un cambio che ha fatto parecchio rumore, nonostante non sia arrivato del tutto a sorpresa. Ma è davvero così? Privandosi del 32enne i bianconeri - che proprio all'ultimo hanno visto saltare lo scambio con Suri - non avranno più un giocatore imprevedibilmente forte ma neppure... un contratto onerosissimo da rispettare. Accasandosi ai bernesi Brunner avrà la possibilità di avere minuti e visibilità. Di dare un nuovo slancio alla sua carriera. Il Bienne invece... ci ha guadagnato?
«Siamo sicuri di aver ingaggiato un grande giocatore - ha sottolineato Martin Steinegger - un elemento importantissimo. Un ragazzo con qualità grandissime».
Il quale, nonostante tutto, negli ultimi anni è spesso stato frenato dagli infortuni.
«Sì ma questi sono stati più frutto del caso che altro. Il problema alla spalla a inizio dello scorso campionato? Sfortuna. Il guaio che gli ha fatto perdere i playoff? Sfortuna. Damien non è vecchio. Per me il problema non sussiste».
Altro punto a sfavore di Brunner è un carattere che molti raccontano come "non facile".
«Non so, non mi pare. Non stiamo parlando di una persona difficile, ma solo di uno sportivo più che competitivo. Che vuole solo vincere. Quando poi i risultati, personali e di squadra, non sono quelli attesi, ognuno reagisce a suo modo. Anche in questo caso, ad ogni modo, non vedo problemi. Vedo anzi un giocatore perfetto per la nostra squadra».
Un giocatore che in bianconero guadagnava molto.
«Non conosco le cifre esatte del contratto tra Damien e il suo ex club. Quel che so è che da noi - dove ha accettato di sottoscrivere un biennale - non sarà il più pagato».
Come è arrivato l'accordo?
«L'agente ci ha contattati, chiedendo di un eventuale interesse. Da lì è partita la trattativa, con offerte e richieste».
Altro aspetto messo in luce da Roland Habisreutinger, è che in Ticino Brunner non avrebbe avuto il posto garantito nelle prime due linee. Da voi sì?
«Non esiste che si diano garanzie in questo senso. Non esiste che io dica a un ragazzo che sì, giocherà di sicuro in prima o seconda linea. Quello è il compito del nostro allenatore. Damien sarà schierato dove sarà meglio per noi».
Parlando di Bienne e Lugano viene in mente anche Jecker. Se per i bianconeri è un buon colpo, perché lo avete lasciato partire? Aveva già firmato un contratto con il Kloten...
«A inizio stagione ha espresso il desiderio di giocare di più, di avere più spazio. Per questo è arrivata la firma con gli Aviatori. Poi ha fatto un bel campionato, il Kloten è retrocesso... e noi avremmo voluto riprenderlo».
Ma?
«Non avevamo più budget per offrirgli un contratto».