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L'OSPITEZurigo-Lugano, la testa fa tutto: «Bianconeri favoritissimi»

25.04.18 - 08:31
Sale la febbre per gara-6. Arno Rossini scommette sui ticinesi: «Hanno una grande occasione. Va sfruttata anche perché il futuro, nello sport, non regala certezze»
Keystone
Zurigo-Lugano, la testa fa tutto: «Bianconeri favoritissimi»
Sale la febbre per gara-6. Arno Rossini scommette sui ticinesi: «Hanno una grande occasione. Va sfruttata anche perché il futuro, nello sport, non regala certezze»
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ZURIGO - Lugano o Zurigo: chi vincerà gara-6 della finale? E cosa farà la differenza sul ghiaccio dell'Hallenstadion? A questo punto della stagione è difficile aspettarsi delle sorprese: dopo tanti match le due squadre sono infatti quasi un libro aperto. Si sa benissimo come e dove possono fare male i Lions. Si conoscono i punti forti dei bianconeri. La differenza - minima visto quanto sta dicendo la serie - la farà la testa. Chi saprà meglio reggere la pressione, sfruttare il momento, avrà le possibilità maggiori di chiudere in bellezza la sua cavalcata. Importanti, se non decisivi, saranno dunque i minuti prima della sfida, quelli nei quali Greg Ireland e Hans Kossmann faranno gli ultimi discorsi.

«Sì, molto potrebbe risolversi lì - ha sottolineato Arno Rossini - trovare le parole giuste potrebbe fare la differenza in una direzione o nell'altra».

Non ti chiediamo di parlarci di hockey a livello tecnico...
«Quello non è il mio campo, non sono la persona giusta».

Tentare di capire come si comporteranno i due coach si può però.
«Vero. Fossi in Ireland o Kossmann nell'avvicinamento a gara-6 cercherei di stimolare e motivare i singoli. Il gruppo c'è, lo si è visto. Saranno quindi le individualità a fare la differenza».

Si parla con Lapierre, con Merzlikins...
«No, i campioni sono già campioni. Sanno cosa fare, come comportarsi. In questi momenti è ai "gregari" che si deve concedere maggior attenzione. Sono loro che, se si toccano le corde giuste, possono darti magari quel 30% in più che può portarti alla vittoria».

Ireland fino a questo momento ha fatto un lavoro magnifico.
«È sempre stato calmo e positivo. Ha fatto benissimo. Ora deve superarsi per spingere i suoi al successo in gara-6».

Quale spogliatoio sarà più caldo: quello di uno Zurigo al quale manca un solo punto per conquistare il titolo o quello di un Lugano lanciatissimo dopo l'ultimo successo, ma in trasferta e in svantaggio nella serie?
«A livello mentale i bianconeri sono favoritissimi. La rimonta con il Bienne e le ottime prove fornite contro i Lions permetteranno loro di scendere sul ghiaccio con "leggerezza" e incoscienza. Lo Zurigo invece avrà tutta la pressione su di se. Davanti ai suoi tifosi...».

C'è lo spazio per l'impresa dei ticinesi all'Hallenstadion?
«Il Lugano meriterebbe di vincere gara-6 e poi il titolo. Negli ultimi anni la società ha fatto un gran lavoro e, in più, ha investito molto sul settore giovanile. Vedere i giovani ticinesi in pista a questi livelli è sempre bello. Che dire... questo è il momento dei bianconeri, è la loro grande occasione. Va sfruttata anche perché il futuro, nello sport, non regala certezze».

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