Cerca e trova immobili

HCLJohnston è la sorpresa di un Lugano incredibilmente cinico

14.03.18 - 21:13
Sul 2-0 nella serie contro il Friborgo, i bianconeri hanno numeri da sballo al tiro. Delle 43 conclusioni scagliate contro la gabbia dei Dragoni, 11 sono finite nel sacco. E tutto questo senza Klasen
Keystone
Johnston è la sorpresa di un Lugano incredibilmente cinico
Sul 2-0 nella serie contro il Friborgo, i bianconeri hanno numeri da sballo al tiro. Delle 43 conclusioni scagliate contro la gabbia dei Dragoni, 11 sono finite nel sacco. E tutto questo senza Klasen
HOCKEY: Risultati e classifiche

LUGANO - Due serie sul 2-0. Altre due sull’1-1. Dopo i primi turni di playoff Berna e Lugano hanno già concretizzato il break. E se il parziale della sfida tra Orsi e Aquile non stupisce per nulla, vista la forza dei duplici campioni svizzeri, quello tra bianconeri e burgundi è una parziale sorpresa. Soprattutto viste le assenze, pesantissime, di Bürgler, Brunner, Vauclair e Chiesa, e la conseguente (sofferta) esclusione di folletto Linus Klasen per puntare sulla formula del 2+2.

Sacrificare il talento, l’imprevidibilità e la tecnica dello svedese per inserire il neo arrivato Johnston? La scelta aveva lasciato basiti molti tifosi prima di gara-1. Ma il 26enne canadese, arrivato dal Lulea tra lo scetticismo generale, ha smentito tutti in sole due partite di playoff. Sempre convincente, il numero 89 si è ritagliato parecchio tempo di ghiaccio (quasi 20 minuti), ha segnato (il 4-1 di gara-2) e ha distribuito passaggi illuminanti (splendido quello che è valso il 2-0 di Hofmann in gara-1), garantendo inoltre sempre copertura e qualità in fase difensiva. E ha chiuso la bocca a tutti i critici.

Anche Greg Ireland ha dimostrato di avere le idee chiare e di non guardare in faccia nessuno. L’allenatore bianconero, poi, sta studiando da Re Mida. Perché tutto quello che tocca finisce per trasformarsi in oro. Basti guardare il rendimento mostruoso della sua “inedita” prima linea. Lapierre (3 gol e 3 assist), Lajunen (0 gol e 5 assist) e Hofmann (3 gol e 1 assist) stanno facendo ammattire i difensori burgundi e garantiscono reti, muscoli e tantissima qualità. Il terzetto - formato da tre veri e propri animali da playoff - ha creato una chimica molto interessante e si completa alla perfezione. Ma il Lugano di Ireland non è solo questo. È il (vecchio) Reuille che segna di casco. È il gladiatore Sannitz. È Elvis che nei momenti chiave estrae dal cilindro la parata decisiva. Sono i giovani Vedova, Zorin e Romanenghi che pattinano e portano energia a tutta la squadra.

Nelle prime due sfide i bianconeri si sono dimostrati estremamente solidi e cinici, come dimostrano le 11 reti con i soli 43 tiri (nessuna delle squadre presente nei playoff ne ha effettuati meno) scagliati contro Brust (percentuale di riuscita pazzesca che supera il 25%) e hanno concesso poco o nulla ai Dragoni. Dragoni che per ora, bisogna dirlo, hanno pure avuto gli artigli parecchio smussati. Anche per merito del Lugano che con la propria calma e il proprio controllo del gioco ha contribuito a spegnere sul nascere le fiammate burgunde. In gara-3, con il probabile rientro di Jim Slater e Jonas Holos il Friborgo proverà a invertire la rotta. Ma non sarà facile. Perché questo Lugano "operaio" non intende concedere nulla. Va dritto per la sua strada.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

sergejville 6 anni fa su tio
Tutti fanno la loro parte. Sembra semplice ma questo è il frutto del lavoro di Ireland. Ma questo Lugano è anche quello... in crisi di dicembre-gennaio; e tutti quelli che hanno mancato di rispetto, insultato, deriso e così via questi ragazzi dovrebbero ricredersi e capire che prima di sparare sentenze e giudizi è meglio ragionare. Questo Lugano, che ha avuto (ed ha) tanti infortunati, è una squadra vera, di gente che si impegna e lotta (anche) per la maglia. Ma questo non vuol dire che non ci possano essere periodo negativi, di fatica o nervosismo. Ed ora sotto con Gara3, che sarà difficilissima e dove probabilmente vedremo un Gotteron affamatissimo e aggressivo. Forza Lugano!
NOTIZIE PIÙ LETTE