I bianconeri hanno iniziato il loro percorso nei playoff giocando a tennis contro il malcapitato Friborgo: 6-2 il risultato finale
LUGANO - Sono molte le note liete mostrate dal Lugano in occasione di gara-1 dei quarti di finale dei playoff, vinta 6-2 contro il Friborgo.
Innanzitutto, senza tre uomini cardine come Chiesa, Brunner e Bürgler sul ghiaccio, la formazione di Greg Ireland è riuscita a sopperire alla perfezione alle loro assenze. Ogni bianconero sceso in pista è stato in grado di alzare il proprio livello di gioco e di fornire come meglio non poteva il suo contributo per centrare una vittoria molto importante. Era fondamentale infatti partire con il piede giusto per riuscire a intimorire fin dalle prime battute un avversario ostico e che fa delle individualità la sua arma migliore. Giocando da vera squadra e mettendo immediatamente alle corde i burgundi, Sannitz e compagni hanno però arginato alla perfezione le iniziative ospiti, ipotecando la vittoria finale già dopo 13'31, momento in cui Hofmann ha portato la sua squadra sul 3-0 grazie a una sontuosa tripletta.
Proprio il numero 15 del Lugano si sta rivelando uno degli uomini decisivi di questa squadra, poiché ha dimostrato ancora una volta di essere capace di prendersi le sue responsabilità e di trascinare i compagni al successo. Grazie a questi tre gol Hofmann è anche sempre più solo in vetta alla speciale classifica dei gol realizzati della squadra con 25 reti totali fra regular season e playoff, davanti al TopScorer Fazzini che ne ha 19.
Oltre a lui una nota positiva la meritano senza ombra di dubbio Maxim Lapierre ed Elvis Merzlikins. L'incredibile attaccante canadese, nominato capitano vista l'assenza di Chiesa, ha dato ancora una volta prova di tutta la sua classe, calandosi come sempre alla perfezione nel suo nuovo ruolo. Se non fosse per la tripletta realizzata da Hofmann, il giocatore che nel suo palmares personale vanta - non a caso - quasi 700 presenze in NHL, sarebbe sicuramente stato votato "man of the match". Lapierre ha lottato a tutta pista, ha difeso, ha creato gioco, ha fornito due assist, non è caduto nelle provocazioni di Kienzle e alla fine con grande freddezza ha siglato anche il 6-1.
Dal canto suo l'estremo difensore, dopo aver conosciuto in questa stagione qualche basso di troppo, è salito di livello e adesso è davvero difficile superarlo. Dopo aver ottenuto il 3-0 la squadra è calata notevolmente a livello di concentrazione e sono stati proprio alcuni interventi della saracinesca bianconera a impedire al Friborgo di recuperare il risultato. Infine anche il giovane Loic Vedova ha approfittato della situazione legata agli infortuni per mettersi in mostra: il 20enne si è battuto come un leone, ha messo tanta energia sul ghiaccio ed è anche andato vicinissimo alla rete in più di un'occasione. La sua freschezza potrà tornare utile all'head-coach dei sottocenerini.
La formula del 2+2, con i due difensori stranieri sul ghiaccio, si sta inoltre rivelando una scelta molto equilibrata: la squadra è solida, quadrata e - vista l'incisività dei giocatori svizzeri sotto porta - non necessita per forza di uno "sniper" straniero per trovare la via della rete. Johnston si è subito integrato bene, Sanguinetti è ormai diventato una certezza, Lajunen è troppo prezioso nelle due direzioni per lasciarlo fuori e di Lapierre abbbiamo già parlato. Il grande escluso di questo discorso è Linus Klasen, che grazie alle sue qualità, potrà però sicuramente rivelarsi un'arma in più in caso di bisogno nelle prossime partite.
In generale la squadra sembrerebbe aver trovato gli ingredienti giusti per liquidare il Friborgo abbastanza agevolmente. Sarà quindi molto importante mantenere alta la concentrazione martedì in occasione di gara-2 alla BCF Arena, dove un successo spianerebbe di fatto la strada ai bianconeri verso la semifinale.