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HCAP«Ai playout con la fiducia al top. Losanna? Ha tutto da perdere»

09.03.18 - 09:55
Michaël Ngoy è pronto per gli imminenti playout, dove l'Ambrì tenterà la difficile rimonta: «C'è la possibilità, ma sarà molto dura. Futuro? Mi piacerebbe rimanere, si deciderà a fine campionato»
Keystone
«Ai playout con la fiducia al top. Losanna? Ha tutto da perdere»
Michaël Ngoy è pronto per gli imminenti playout, dove l'Ambrì tenterà la difficile rimonta: «C'è la possibilità, ma sarà molto dura. Futuro? Mi piacerebbe rimanere, si deciderà a fine campionato»
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AMBRÌ - Chiusa la regular season in crescendo con 14 punti messi in cassaforte nelle ultime sei partite, l'Ambrì si prepara al debutto nel rovente girone playout, dove - con 6 sfide a disposizione - tenterà la difficilissima scalata verso il decimo posto, sinonimo di salvezza anticipata. «Abbiamo finito davvero bene, per il morale è stato importante vincere 5 partite su 6: non credo sia capitato molto spesso negli ultimi anni - spiega il difensore 36enne Michaël Ngoy - Questo filotto di risultati ci permette di iniziare i playout con la fiducia al top. L'ambiente in spogliatoio è eccellente».

Buoni presupposti per provare la complicata rimonta sul Losanna, decimo a +6. «Sappiamo che c'è la possibilità, ma anche che sarà molto difficile. Tutto può andare veloce in entrambe le direzioni, già dalle prime partite avremo tante risposte. La situazione non è solo nelle nostre mani, perché il Losanna ha comunque un buon margine: 6 punti sono tanti. Prenderemo partita dopo partita, cercando di giocare come abbiamo fatto in queste settimane. Stiamo crescendo e abbiamo imparato molto dagli errori commessi nel corso della stagione».

A livello fisico l'Ambrì sta bene e in infermeria ci sono solo Berthon, Trisconi e il lungo-degente Stucki. «Quest'anno non abbiamo avuto tanti infortuni. Fisicamente stiamo bene, tutto è iniziato la scorsa estate con il training-camp. Nel corso della stagione abbiamo continuato a lavorare intensamente dentro e fuori dal ghiaccio. Non c'è stato un giorno in cui non siamo andati in palestra, lavorando prima e dopo l'allenamento in pista. Stando bene si limitano anche alcuni infortuni».

Domani sera il Kloten alla Valascia, poi le trasferte a Losanna e Langnau: al giro di boa del gironcino si saprà tanto sul destino che attende l'Ambrì. Non c'è il rischio di lottare fino alla fine e subire un contraccolpo in caso di mancato exploit? «Sì, vero. Le prime partite saranno cruciali ma non vogliamo pensare troppo in là. In casa o fuori possiamo vincere, ma è anche vero che se alla fine dovessimo mancare il decimo posto per un soffio mentalmente farebbe molto male. Va anche detto che fino a poco più di un mese fa non credevamo di poter avere ancora questa chance. Sembrava già certa la finale playout. Quindi per ora la situazione è cambiata in meglio».

Delle quattro squadre ai playout l'Ambrì è quella che pare star meglio, che arriva più lanciata. «Abbiamo visto i risultati del Losanna nelle ultime partite, il Langnau un po' lo stesso e il Kloten ha continuato più o meno in linea con il resto del campionato. In questa situazione stiamo giocando meglio e dobbiamo approfittarne. Possiamo ancora migliorare, cominciamo con tanta fiducia ma c'è anche un po' di pressione. Perdere domani col Kloten potrebbe fare molto male».

Il Losanna, affidato a Fust a inizio febbraio, deve guardarsi le spalle. «La motivazione è tutta dalla nostra parte, abbiamo molto da guadagnare e questo è un vantaggio. Per contro il Losanna, che reputo una grande squadra, ha fallito l'obiettivo playoff e ora ha tutto da perdere. Giocherà con la paura di sbagliare e senza troppa fiducia: per i vodesi arrivare 11esimi sarebbe una mazzata e poi si farebbe durissima. Per noi invece cercare di raggiungere il decimo posto è come un playoff. Anche il Kloten non ha niente da perdere e bisognerà fare attenzione. In stagione li abbiamo battuti 4 volte, ma le partite sono state molto tirate».

Dalla situazione del collettivo a quella personale. Come giudichi la tua regular season? «Sono contento, non ho fatto molti punti ma quello non è il mio "lavoro" (ride, ndr). Ho portato quel che dovevo a livello difensivo, credo che gli allenatori siano contenti. Mi sono trovato bene nel sistema voluto da Cereda, un allenatore che mi ha sorpreso molto in positivo. È giovane e non sapevo cosa aspettarmi, ma è fatto per questo lavoro. Sa dare tanta energia e porta un messaggio chiaro. Ha trovato il sistema giusto per i giocatori a sua disposizione».

Ultime battute sul tuo futuro. Contratto con l'Ambrì in scadenza a fine stagione, e poi...? «Mi piacerebbe rimanere, ma so anche che la società ha una strategia che punta sui giovani. La mia situazione non è ancora chiara. Sappiamo che una squadra, pur puntando sulle "nuove leve", ha bisogno anche di alcuni giocatori d'esperienza. Ad Ambrì mi trovo molto bene, non c'è ancora un "sì" o un "no": tutto si deciderà a fine campionato».

Quel che è certo è che hai ancora molta voglia di giocare. «Sì sì. A livello fisico sono ancora al top, non c'è una ragione per smettere. Quando mi renderò conto di non essere più a livello penserò di ritirarmi, ma non è ancora il momento», conclude il difensore leventinese Michaël Ngoy.

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