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L'ex attaccante di Lugano e Ambrì degli anni '90, Stefano Togni, ha parlato delle Olimpiadi di Pyeongchang: «Canada? Ogni giocatore che indossa la maglia con la foglia d'acero si trasforma»
LUGANO - Grégory Hofmann disputerà i primi Giochi Olimpici della sua carriera. Il numero 15 bianconero - convocato da Fischer in virtù dell'infortunio rimediato da Vermin - farà quindi parte dei 25 giocatori che si recheranno a Pyeongchang. «Sono dell'idea che Hofmann meriti di andare alle Olimpiadi», ha analizzato l'ex attaccante di Lugano e Ambrì degli anni'90 Stefano Togni. «Questa convocazione è un premio per l'ottima stagione che ha finora disputato con il Lugano. Porterà indubbiamente tanta energia al servizio della Nazionale e oltre a questo - dopo aver già giocato un buon Mondiale nel 2016 - potrà dimostrare il suo valore anche ai Giochi. Sono contento per lui».
Il giocatore - 20 reti (35 punti) in questa stagione in 39 gare - potrà sicuramente aiutare la selezione rossocrociata soprattutto con la sua abilità in fase realizzativa... «È uno sniper e quando prende il disco ama andare dritto verso la porta. È risaputo che in ambito internazionale - dove c'è meno spazio e il tempo di esecuzione è ridotto rispetto al campionato - abbiamo bisogno di questo tipo di giocatori: Hofmann è veloce ed è in possesso di un buon tiro di polso. Dispiace ovviamente per l'infortunio patito da Vermin, ma sono convinto che il bianconero potrà fare bene».
Come mai secondo te Fischer non l'ha convocato prima? È stata un po' una sorpresa non vederlo inizialmente fra i convocati... «Quando non ho visto Hofmann nella lista sono effettivamente rimasto un po' stupito anch'io. Fischer ha probabilmente preferito un elemento in grado di ricoprire maggiormente i compiti difensivi, optando così per Vermin che è un buon two-way. Adesso l'head-coach elvetico potrà però beneficiare della versatilità di Hofmann che è abile a giocare sia al centro che all'ala».
Oltre a Hofmann, l'unico bianconero chiamato a difendere i colori del Ticino è Philippe Furrer... «Se devo dire la verità mi aspettavo qualche luganese in più, perché reputo il roster a disposizione di Ireland davvero completo. Sia Hofmann che Cunti avrebbero meritato a mio avviso di fare subito parte dei 25 convocati, ma Fischer ha optato per i cosiddetti giocatori "pesanti", quelli che portano tanti chili sul ghiaccio. Reputo in ogni caso questa Nazionale forte, completa e affamata: i difensori sono creativi e fisicamente prestanti, mentre gli attaccanti sono completi».
Dove può arrivare questa Svizzera? «L'obiettivo è la semifinale e a quel punto la Nazionale potrà indubbiamente giocarsi uno dei primi quattro posti. Sono sicuro che Fischer riuscirà a inculcare una mentalità vincente al gruppo. Canada? Viste le importanti assenze è sicuramente la Nazione più penalizzata di tutte, ma non bisogna dimenticare che in nord America ci sono tantissimi giocatori validi e non è per niente evidente fare parte del giro della nazionale. Bisogna quindi stare attenti, perché è risaputo che quando un canadese indossa la maglia con la foglia d'acero si trasforma».
