NATIONAL LEAGUEMezzo Berna vola in Corea, un onore che potrebbe costare...

BERNA - Quarantasei giocatori che militano nel campionato svizzero saranno presenti alle prossime Olimpiadi invernali di Pyeongchang. Un bel riconoscimento per la nostra National League che sarà il secondo torneo più rappresentato ai Giochi sudcoreani dopo l’inarrivabile KHL che potrà contare su ben 91 atleti.

Onore e onere - Un onore per i giocatori convocati dalle rispettive Nazionali - oltre ai 25 rossocrociati troviamo 6 canadesi, 5 americani, 4 svedesi, 3 cechi, 2 finlandesi e 1 norvegese - che potrebbe però trasformarsi in onere per le rispettive squadre d’appartenenza. Soprattutto per quelle che offrono tanti elementi.

Equilibri in bilico? - Il Torneo olimpico potrebbe infatti contribuire a mischiare le carte in tavola in vista del finale di stagione. Potrebbe far saltare il banco. Il Berna - indiscusso dominatore della stagione regolare - potrebbe anche pagare dazio sull’altare dei Giochi. Con infortuni. Con la fatica nei suoi (tanti) uomini chiave. O con fisiologici cali mentali dopo Pyeongchang.

Orsi ricercati - Quello della Capitale è infatti il club svizzero (ed il secondo europeo dopo lo SKA San Pietroburgo) più rappresentato ai Giochi. Sono ben tredici (otto rossocrociati più Ebbett, Noreau, Raymond, Arcobello e Pyörälä), gli Orsi che voleranno in Corea. Più del doppio dei primi inseguitori in questa speciale classifica: Zurigo e Zugo con 6 “olimpionici”: Stephan, Diaz, Schlümpf, Klingberg, Stalberg e Roe per i Tori e Geering, Herzog, Suter, Schäppi, Pettersson e Vey per i Leoni. E più del triplo di altri seri pretendenti al titolo come Lugano (Furrer, Lapierre, Lajunen e Sanguinetti) e Davos (Corvi, Du Bois, Ambühl e Little). Insomma, la qualità dei giocatori del Berna viene riconosciuta dentro e fuori i confini nazionali, ma questa potrebbe ritorcersi contro ai duplici campioni svizzeri. Come un’arma a doppio taglio.

Niente cinque cerchi a Langnau - Tra le dodici squadre di National League solo una potrà lavorare al completo durante la pausa olimpica, ovvero il Langnau. Ambrì (Kubalik), Bienne (Hiller) e Losanna (Vermin) daranno invece un giocatore a testa. La cenerentola del campionato dovrà cedere tre suoi rappresentanti - il duo elvetico formato da Praplan e Hollenstein e il portiere neoarrivato Poulin - così come il Ginevra (Almond, Löffel e Fransson). Infine il Friborgo vedrà volare in Corea il difensore Holos e gli attaccanti Slater, Cervenka e Birner.

Gli ultimi saranno i primi - Chissà se il detto "gli ultimi (in questo caso ad annunciare la rosa olimpica) saranno i primi" varrà anche per la Russia, che a Pyeongchang giocherà con l’appellativo “Atleti Olimpici Russi”. I nomi dei 25 atleti della "Sbornaja", chiara favorita per aggiudicarsi la medaglia d'oro, sono infatti stati annunciati solo nella giornata di oggi. Una selezione russa che farà affidamento soprattutto sui giocatori dello SKA San Pietroburgo (15) e su quelli del CSKA Mosca (8) ai quali si aggiungono due elementi provenienti dal Metallurg Magnitogorsk. Tra le stelle russe più brillanti troviamo Pavel Datsyuk, Ilya Kovalchuk e Vadim Shipachyov (solo per citarne tre). 

KHL dominante - Con i 25 atleti convocati dalla Russia, la KHL, che già era il campionato europeo più rappresentato alle Olimpiadi, aumenta ulteriormente il divario sulla nostra National League. Dalla Russia voleranno in Corea del Sud ben 91 giocatori. Dietro alla Svizzera (46) seguono la Germania (33), la Repubblica Ceca (28), la Svezia (26) e la Finlandia ("soli" 6).