NATIONAL LEAGUEI sorrisi di Lugano e Ambrì e... il Kloten dimezzato

LUGANO - Il campionato è al suo giro di boa. Alcune squadre il traguardo l’hanno già tagliato. Altre ci sono vicine. Bizze di un calendario che - solo per fare un esempio - ha costretto il Ginevra-Servette a giocare quattro partite negli ultimi cinque giorni. Un vero e proprio tour de force che si concluderà oggi alle Vernets contro il Lugano.

Confrontando la classifica attuale, con quella di un anno fa, proprio i bianconeri sono la squadra ad aver fatto il più grande balzo in avanti in termine di punti conquistati insieme al Friborgo. Dodici mesi dopo alla Resega la musica è cambiata. E i 14 punti in più messi in carniere sono lì a dimostrarlo. Il secondo posto in classifica - frutto di ben 16 vittorie (+5 rispetto al 2016) - è il brillante risultato di una maggior solidità difensiva unita a un attacco molto più concreto ed efficace. I pupilli di Ireland hanno infatti incassato ben 17 reti in meno (60 a 77) e ne hanno segnate 15 in più.

A seguire bianconeri e dragoni troviamo l’altra squadra ticinese. I biancoblù - dati ad inizio stagione come la principale candidata allo spareggio - stanno disputando - pur con qualche passaggio a vuoto - un campionato al di sopra delle attese. A parità di partite, la truppa di Luca Cereda vanta infatti 8 punti in più rispetto a quella (disastrata) capeggiata da Hans Kossmann. L’Ambrì, ultimissimo e già lontano anni luce dalla linea dodici mesi fa - oggi è a solo un punto dall’ottavo posto sinonimo di playoff. Grossi passi avanti sono stati compiuti anche a livello offensivo. Grazie all’intensità voluta da Cereda, son ben 20 i giocatori biancoblù ad aver già trovato la via del gol. Le reti in più rispetto a dodici mesi fa sono ben 10, mentre quelle subite - grazie (anche) all’ottimo Conz che non sta facendo rimpiangere Zurkirchen - sono leggermente diminuite (-4).

Analizzando le altre squadre, il rullo compressore Berna ha fatto un ulteriore passo in avanti rispetto alla (già ottima) scorsa stagione. Allora era secondo con 53 punti. Ora è capolista (in fuga) e di punti ne ha raggranellati 5 in più. In positivo a livello di punti pure il Davos (+4) e il Bienne (+2). In leggero calo ci sono invece Ginevra e Langnau - appaiate a 31 -, entrambe con due punti in meno rispetto a dodici mesi fa. Perdite più sostanziose le hanno registrate lo Zurigo, l’anno scorso capolista, questa stagione secondo con il Lugano, e lo Zugo, sceso dal terzo al quinto posto. I Lions registrano 6 punti in meno. Gli svizzero centrali 7. Ma se i leoni zurighesi non ridono, quelli vodesi piangono lacrime amare. Il Losanna - che durante il mercato aveva messo a segno colpi interessanti - contabilizza infatti un pessimo -10 rispetto a dodici mesi fa, precipitando dal quarto rango al decimo. Ancora peggio ha però fatto il Kloten. Gli zurighesi in dodici mesi hanno infatti dimezzato i punti (da 38 a 19), facendoli sprofondare al dodicesimo posto, lontanissimi dalla lotta per i playoff.