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LNB«Nuovo coach? Mi fido ciecamente di Duca e Habisreutinger»

26.05.17 - 21:41
I Rockets sono ancora alla ricerca dell'erede di Cereda. Davide Mottis: «È una figura chiave, non bisogna avere fretta. Niente stranieri, la rosa sarà impostata come lo scorso campionato»
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«Nuovo coach? Mi fido ciecamente di Duca e Habisreutinger»
I Rockets sono ancora alla ricerca dell'erede di Cereda. Davide Mottis: «È una figura chiave, non bisogna avere fretta. Niente stranieri, la rosa sarà impostata come lo scorso campionato»
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BIASCA - Chi guiderà i Rockets nella prossima stagione? Tuttora "vuota" dopo la partenza di Luca Cereda in direzione Ambrì, la panchina dei rivieraschi attende di essere occupata da qualcuno che possa portare avanti l'ambizioso progetto tutto ticinese e continuare a far crescere i giovani. Coltivare i talenti, tanta pazienza, saper superare momenti anche difficile e districarsi con un roster variabile con anche alcuni giocatori pronti a rilanciarsi dopo un periodo di appannamento in LNA o, al contrario, andare a giocarsi le proprie chance nella massima serie: saranno tante le qualità richieste al nuovo coach.

Con Davide Mottis, presidente dei Rockets, abbiamo fatto il punto della situazione. «Paolo Duca, in collaborazione con Roland Habisreutinger, sta ancora valutando alcuni potenziali candidati sulla base di un profilo che si deve avvicinare il più possibile a quello di Luca Cereda - spiega l'avvocato Mottis - Ad oggi non è stata presa una decisione. Da una parte si vorrebbe identificare il nuovo allenatore il più in fretta possibile, dall'altra è una figura talmente importante che non bisogna lasciarsi influenzare dalla fretta o prendere dal panico. Il ruolo è delicato, la scelta è importantissima».

C'è un termine che vi siete prefissati? «Il programma di preparazione fisica va avanti fino a fine giugno, poi i ragazzi avranno una decina di giorni di pausa. La soluzione ideale sarebbe che prima di finire questa parte della preparazione estiva sappiano già chi troveranno poi sul ghiaccio a metà luglio. Dunque, il nome del nuovo coach dovrebbe arrivare al più tardi per inizio luglio».

Nel frattempo i ragazzi sono comunque seguiti adeguatamente. «Luca aveva già stilato la preparazione estiva poiché non pensava di essere promosso in LNA. Ora il programma è seguito da Gilles Neuenschwander, il preparatore atletico che già era con noi lo scorso anno. Inoltre Cereda, almeno un giorno a settimana, sta con i Rockets: non sono sprovvisti di guida tecnica. Al lavoro c'è anche Tomas Tamfal, assistant coach confermato nello staff tecnico da parte del Lugano».

Escluso Tsygourov, è difficile fare nomi attendibili poiché la scelta potrebbe essere anche sorprendente. «È anche possibile, nemmeno io li conosco tutti perché non metto il becco in questioni tecniche. Mi fido ciecamente delle scelte di Duca e Habisreutinger. Quando lo avranno "trovato" mi diranno il nome».

Comunicazione e lavoro con i giovani: per il nuovo coach parlare italiano sembra però una caratteristica imprescindibile. «Idealmente sarebbe la scelta migliore. Si cerca un formatore consapevole del ruolo che hanno e avranno i Rockets. Serve qualcuno con l'ambizione di far crescere i ragazzi ma anche pronto a lasciarli partire e sapere che il campionato potrà essere in linea con quello dell'anno scorso. Si dovranno gestire anche momenti negativi che potranno durare più di una giornata».

Sulla rosa cosa si può dire? «L'impostazione sarà quella dello scorso campionato. Qualche giocatore d'esperienza in più come Reuille, qualcun'altro che potrebbe arrivare, ma l'impostazione non cambia: zoccolo duro di giovani con una prima esperienza in B più i ragazzi a disposizione dagli Élite di Ambrì e Lugano. Non è previsto l'innesto di giocatori stranieri. Dal nordamerica ci sarà Hughes (portiere con licenza svizzera, ndr): potrebbe essere una "carta" in più, ha già dimostrato di sapersela giocare anche in una realtà diversa. Speriamo porti la sua esperienza».

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COMMENTI
 

Meridiana 6 anni fa su tio
Per quanto riguarda Duca sono d'accordo mentre mi chiedo se conosce Habisreutiger ?? Auguri

sergejville 6 anni fa su tio
Risposta a Meridiana
Se è una battuta, non ho riso. La realtà è cmq quella di un Duca tutt'altro che valutabile, visto che è alla prima esperienza e sarà del tutto inesperto. quindi Roland come DS è di gran lunga migliore. Basta vedere , oltre a qualche uscita poco azzeccata e qualche acquisto sbagliato (chi non sbaglia? Quale DS porta solo giocatori "che vanno bene"?), chi ha portato a Lugano. Una volta mi piacerebbe vedere la lista di chi è partito (Kienzle, Schlumpf, Maurer ecc.) e di chi è arrivato o rimasto (ulmer, furrer, chiesa, pettersson, metro, klasen, bürgler, hofmann, brunner, cunti ecc. ). Sempre tenendo presente che quando si prende un giocatore, bisogna anche rischiare. Col senno di poi è facile giudicare.
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