Stagione altalenante, "pulizie" di primavera e tanto altro: in riva al Ceresio il materiale su cui riflettere di certo non manca
LUGANO - Che voto dare alla stagione del Lugano? I bianconeri hanno concluso il campionato con una semifinale che, alla vigilia dei playoff, pareva impensabile e irraggiungibile.
Sotto la guida di Greg Ireland, colui che per alcuni doveva essere un semplice traghettatore e che invece ora potrebbe anche meritarsi una conferma, Brunner e compagni sono cresciuti sotto diversi punti di vista raggiungendo un livello di maturità davvero invidiabile.
In casa bianconera si può dunque essere contenti per come si sia conclusa una stagione che sembrava nata sotto una cattiva stella. Gli ottimi playoff disputati non devono però far dimenticare gli errori e le mancanze venuti a galla da settembre a gennaio. È lì che il club deve essere bravo a metterci mano!
In società bisogna fare un'analisi approfondita di quanto fatto e soprattutto non fatto durante gli ultimi mesi. Dal licenziamento dell'"ingombrante" Doug Shedden, passando per la rabbiosa contestazione dei tifosi nei confronti del direttore sportivo Roland Habisreutinger fino ad arrivare allo scarso contributo degli stranieri bianconeri che, in generale, solo in rare occasioni sono riusciti a rendere secondo le aspettative.
E se il sogno del presidente Vicky Mantegazza è quello di riportare in riva al Ceresio il titolo di campione svizzero, mancante da ben 11 anni, ecco che giocoforza serviranno i giusti correttivi e, perché no, anche decisioni impopolari e scomode. A Lugano sono stati troppi gli allenatori cambiati nelle ultime stagioni e questo sta a dimostrare che non sempre si è restati fedeli a un progetto chiaro.
Di positivo, invece, c'è la costante crescita di alcuni giovani: l'esordio in prima squadra di Elia Riva e soprattutto l'esplosione definitiva di Luca Fazzini (21 i gol segnati!). L'attaccante momò è stato blindato dalla società con un contratto valido sino al 2020.
Giovedì, sul ghiaccio di Berna, ha disputato la sua ultima partita in LNA il guerriero Steve Hirschi. Il numero 8 bianconero lascerà un vuoto incolmabile all'interno dello spogliatoio: il suo spirito di sacrificio, la sua abnegazione e soprattutto il suo carisma mancheranno moltissimo al Lugano del futuro.
Sono invece in scadenza di contratto Riccardo Sartori, Ryan Wilson, Ryan Gardner e Tony Martensson. Dal canto loro hanno già firmato per il club ticinese il difensore Thomas Wellinger e l'attaccante Luca Cunti. Andrà poi analizzata a fondo la situazione di altri elementi ancora legati al club. Non sono infatti da escludere sorprese: Klasen e Zackrisson, ad esempio, resteranno oppure faranno le valigie anticipatamente?
Insomma il materiale sui cui riflettere non manca. Sarà senza dubbio una primavera intensa negli uffici della Resega...