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HCL - L'ANALISILugano, adesso non si può più sbagliare: servono gli svedesi!

10.03.17 - 17:08
Con l'assenza di Lapierre per squalifica, i bianconeri dovranno affidarsi al trio Klasen-Martensson-Zackrisson per riuscire ad avere la meglio dello Zurigo
Lugano, adesso non si può più sbagliare: servono gli svedesi!
Con l'assenza di Lapierre per squalifica, i bianconeri dovranno affidarsi al trio Klasen-Martensson-Zackrisson per riuscire ad avere la meglio dello Zurigo
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LUGANO - Dopo gara-3 dei quarti di finale dei playoff, la serie fra Zurigo e Lugano vede in vantaggio i Lions 2-1. Le partite si sono finora decise per dei minimi dettagli: si è sempre imposta la formazione che giocava davanti ai propri tifosi e tutti e tre gli incontri sono stati vinti con una sola rete di scarto. Questo equilibrio dimostra come il livello di gioco delle due squadre sia molto simile e non sarà ovviamente evidente per nessuna delle due qualificarsi al turno successivo.

Si dice che gara-3 sia quella più importante poiché indirizza la serie, ma ovviamente tutti i tifosi bianconeri si augurano che non sia così. All'Hallenstadion le due squadre hanno inscenato un'autentica battaglia, ricca di azioni e di cambiamenti di fronte, dove però a mettersi in maggiore evidenza sono stati più che altro i portieri. Da una parte la riserva di lusso di Flüeler, ovvero Schlegel, ha conquistato uno shut-out di tutto rispetto, mentre dall'altra il Lugano ha ritrovato da un paio di sfide a questa parte il Merzlikins dei tempi migliori, ma non è bastato. Nonostante l'estremo difensore lettone si sia reso protagonista di alcuni interventi prestigiosi, la conclusione velenosa di Geering - in 5c4 a una manciata di secondi dal termine del periodo centrale - è stata sufficiente per portare a casa un incontro sudatissimo, ma altrettanto fondamentale.

Ora la pressione sarà tutta sulle spalle dei ragazzi di Greg Ireland, i quali non potranno assolutamente fallire sabato alla Resega: una battuta d'arresto porterebbe infatti sul 3-1 i Lions che si giocherebbero poi il primo match point fra le mura amiche. Non sarà semplice, ma Sannitz e compagni avranno l'obbligo di giocarsela almeno come fatto nelle prime tre uscite, magari riuscendo a essere un po' più concreti sotto porta. 

L'assenza di uno scorer come Brunner, a cui si è aggiunta anche quella di Lapierre per squalifica, preoccupa però non poco gli appassionati bianconeri. Il trio svedese composto da Klasen, Martensson e Zackrisson ha infatti dimostrato di non essere ancora in grado di prendersi sulle spalle la squadra e di trascinarla fino al successo. Gara-4 dovrà essere una svolta anche per questi tre giocatori. L'apporto di Klasen ovviamente non si discute, anche se aveva abituato la platea a prestazioni di ben altro livello. È quindi arrivato il momento di dare una svolta alla loro stagione e si tratta forse dell'ultima occasione per farlo, anche perché il Lugano - per passare il turno - dovrà forzatamente imporsi almeno una volta fuori casa.

Nel complesso la squadra ha disputato una gara di qualità e avrebbe sicuramente meritato un risultato diverso: la traversa colpita nel finale da Hofmann grida ancora vendetta. Le conclusioni a rete non sono però state sufficienti: i bianconeri possono e devono indubbiamente fare qualcosa in più sotto porta. Il successo era a un passo, ma è mancato il guizzo giusto, quello fortunato, per abbattere la resistenza di Pestoni e compagni. 

Un altro aspetto da curare sono gli special teams ed è risaputo che questi, nei playoff, fanno la differenza. Oltre ad aver preso troppe penalità - sono infatti 26 i minuti totali rimediati - la squadra non è stata in grado di approfittare di diverse situazioni di superiorità numerica, fra cui un 5c3 nel secondo periodo che bisognava sfruttare meglio.

Dal canto loro i Lions sono riusciti nell'impresa di "mascherare" almeno parzialmente l'assenza di Nilsson. Tutti i giocatori hanno alzato il proprio livello di gioco, prendendosi più responsabilità e sul ghiaccio si è visto, anche se nei powerplay la presenza del TopScorer dei Lions è decisamente mancata. Il successo ha quindi permesso ai giocatori dello Zurigo di prendere fiducia nei propri mezzi e ora il traguardo è sicuramente più vicino rispetto agli avversari bianconeri, ma i ragazzi di Walsson non possono permettersi di abbassare la guardia. La serie potrebbe essere ancora lunga e ricca di colpi di scena: vedremo domani sera quale squadra riuscirà a spuntarla e a prendere il vantaggio nella serie... a livello mentale.

 

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COMMENTI
 

GI 7 anni fa su tio
Lasciamo forse perdere Linus gioca e rende sempre.....Zack a Tony....per ora, solo ombre...Domani sera Zack potrebbe riscattarsi....anche se ci credo poco.....visto l'andazzo ...Tony....la testa è già partita....

sergejville 7 anni fa su tio
Forza Lugano! Svedesi o ticinesi o svizzero tedeschi che siano!

sergejville 7 anni fa su tio
Ma che noia!!!!! "Servono gli svedesi" anche quando... non giocano. Zackrisson ha fatto 1 partita su 3 e si prende pure delle colpe. Klasen sempre il migliore (anche se non al top), con 1 rete e 2 assist in 3 partite e sempre lucido ad orchestrare il powerplay (a differenza di altri) e molto temuto (e marcato dagli avversari). Il Lugano gioca contro una potenza tecnica e finanziaria come lo ZSC, gioca 3 partite tirate e combattute (e sta 1-2 nella serie), e ancora si parla di svedesi. ma l'hockey si gioca in 20! Gli stranieri dello ZSC (3 finora) mica fanno sfracelli (2 goal), anche se Thoresen è un motore inesauribile. Bisogna mettere tutto sulla bilancia. Anche le cose che funzionano. Ieri sconfitta 1-0, a Zurigo... e tante cose positive.

sergejville 7 anni fa su tio
Risposta a Mat78
Si può discutere all'infinito: Wilson martedi ha fatto una gran partita e ieri non mi sembra abbia demeritato. Shannon prime due partite orribile, ieri meglio. Svizzeri? Ieri Hofmann due occasioni mancate ma anche sfortunato (2 pali clamorosi in due partite), uno svizzero forte che non sta -ahimè- incidendo. e poi ci mancano gli altri svizzeri, Vauclair, Kparghai, Brunner che noi alle altre squadre (vedi 12 mesi fa, grandi prestazioni) non possiamo concedere. Poi è ovvio, avessimo Pettersson, probabilmente saremmo 2-1 in vantaggio nella serie.
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