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LNBParla la saracinesca Lars Weibel: «Rockets? Ambrì e Lugano stanno lavorando bene insieme»

22.12.16 - 09:00
L'ex portiere dei bianconeri degli anni'90 collabora con la EVZ Academy: «I farm-team sono il futuro dell'hockey, in Svizzera stiamo andando nella direzione giusta»
Parla la saracinesca Lars Weibel: «Rockets? Ambrì e Lugano stanno lavorando bene insieme»
L'ex portiere dei bianconeri degli anni'90 collabora con la EVZ Academy: «I farm-team sono il futuro dell'hockey, in Svizzera stiamo andando nella direzione giusta»
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ZUGO - Lars Weibel, autentica saracinesca del Lugano dal 1993 al 2000 - con cui si è anche laureato campione svizzero nel 1999 - è uno degli uomini chiave della nuova compagine di LNB della EVZ Academy. Il 42enne è infatti il direttore della scuola di hockey e si occupa della gestione amministrativa della squadra.

La EVZ Academy è stata creata quest'anno unitamente ai Ticino Rockets e - come la compagine ticinese - milita in LNB, fungendo da farm-team di una squadra della massima serie: lo Zugo. «La differenza che c'è con i Rockets è che noi abbiamo solamente una squadra davanti che fa i propri interessi, mentre loro ne hanno due: Lugano e Ambrì», ha dichiarato proprio Weibel. «Per noi la situazione è obbiettivamente più semplice da gestire, dato che il potere decisionale su ogni giocatore ce l'ha unicamente lo Zugo».

La squadra occupa attualmente - dopo 28 turni - l'ottava posizione in classifica con 32 punti, a sole due lunghezze dai GCK Lions che sono noni. Il gruppo è reduce da nove battute d'arresto negli ultimi dieci incontri dopo che si era reso protagonista di un inizio di campionato decisamente sopra le righe per una matricola... «Siamo soddisfatti perché abbiamo diversi giocatori di talento che progrediscono costantemente e che riescono a ritagliarsi il proprio spazio anche in LNA. Questo significa che stiamo facendo un buon lavoro. Il nostro sistema è molto semplice ed è circolare: appena riusciamo a ottenere dei buoni risultati con la squadra di LNB, i migliori giovani lasciano immediatamente il gruppo e noi ricominciamo lo stesso lavoro con altri Juniori Elites che prendono il loro posto. La squadra diventa inevitabilmente ogni volta più debole e noi dobbiamo nuovamente lavorare con i ragazzi per cercare di raggiungere un certo livello, che permetterà poi loro di essere scelti dallo Zugo. Per questo motivo per noi è praticamente impossibile mantenere i piani alti della classifica per un certo periodo e se dovesse succedere, significherebbe paradossalmente che non stiamo facendo un buon lavoro. Lo scopo di questa accademia è principalmente quello di formare ragazzi e di permettere allo Zugo di trarre più benefici possibili da loro, non quello di installarsi nella EVZ Academy. Poi se riusciremo a raggiungere anche i playoff meglio ancora». 

Ma come si trova Lars Weibel in questo nuovo ruolo? «È molto interessante anche perché non occupandomi di scelte tecniche, posso mettere a disposizione dei giovani tutta la mia esperienza e quello che ho imparato negli anni. Questo mi gratifica. Sono consapevole che per avere successo non è importante avere soltanto talento o essere intelligenti a scuola: è necessario che vengano sviluppate in primis la personalità e l'attitudine, così come tutte le componenti sociali ed emozionali».

...e il Biasca? Dopo un inizio disastroso il gruppo si è ripreso... «La squadra fa progressi. È sempre molto complicato iniziare una nuova avventura da zero ed è necessario fare esperienza per capire come funziona tutto il sistema. Rispetto a noi, per i Rockets è stato ancora più difficile, soprattutto per il fatto che sono gestiti da due squadre come Lugano e Ambrì, che sono sempre state sportivamente "nemiche" ed entrambe hanno un grande interesse in gioco. In un contesto del genere ci vuole indubbiamente più tempo per stabilizzare la cosa e per fare in modo che funzioni tutto al meglio. Bianconeri e biancoblù stanno in ogni caso facendo un buon lavoro, hanno dimostrato di poter collaborare bene insieme e mi fa piacere. Questi nuovi progetti rappresentano il futuro e aiutano l'hockey svizzero a salire di livello. Siamo sulla strada giusta».   

 

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