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LNALosanna da sballo, Ginevra e Friborgo in difficoltà

14.09.16 - 19:57
I vodesi nonostante il cambio in panchina sono partiti alla grande, mentre le altre squadre romande stanno soffrendo… e non poco
Losanna da sballo, Ginevra e Friborgo in difficoltà
I vodesi nonostante il cambio in panchina sono partiti alla grande, mentre le altre squadre romande stanno soffrendo… e non poco
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LOSANNA - Trarre conclusioni dopo sole tre (per alcune squadre sono già quattro) partite di campionato è davvero complicato e potrebbe risultare fuorviante, ma in questo momento alcuni dati, alcune statistiche e determinate situazioni non mentono e possono aiutarci a trarre un primo quadro della LNA.

La vera sorpresa di quest’avvio di stagione è senza dubbio il Losanna. Dato per tanti in difficoltà, dopo il cambio dell’head coach (alla transenna ora c’è Ratushny) e le partenze di Louhivaara e di Hytönen, i vodesi stanno stupendo. Tre partite, tre vittorie, miglior attacco con 13 reti e seconda miglior difesa con 6 gol incassati. Capitan Gobbi e compagni possono sorridere: Bienne, Friborgo e Kloten sono caduti sotto i colpi losannesi ma attenzione.. anche gli stessi burgundi l’anno scorso erano partiti a vele spiegate per poi crollare col passare dei mesi.

Sorprendono anche le due vittorie ottenute dal Kloten e dal Bienne che, dopo aver sbattuto proprio contro il Losanna, si è aggrappato a super Hiller per superare in rapida successione il Ginevra e il Davos di Del Curto.

Proprio le Aquile, alla pari del Friborgo, rappresentano i veri punti interrogativi di quest’avvio di stagione. I ragazzi di McSorley non hanno ancora vinto una partita nei 60’, conquistando soli 3 punti maturati contro il fanalino di coda Langnau (all’overtime) e nella trasferta burgunda. Con alcuni infortunati in rosa, bisogna dare tempo ai granata di ritrovare la giusta strada.

Una strada che lo stesso Friborgo deve ritrovare al più presto: le assenze di Mauldin e di Cervenka di sicuro pesano ma i 2 miseri punti conquistati, a fronte di due sconfitte esterne, devono far riflettere.

Per quanto concerne le due ticinesi, invece, che dire? Il Lugano per ora non convince a pieno, forse anche a causa del ghiaccio presente alla Resega in questo particolare periodo dell’anno, mancano i guizzi degli stranieri. La difesa è incerottata, e l’arrivo di Wilson può dare un po’ di ossigeno allo stesso Shedden, ma i bianconeri possono contare su un collettivo compatto che può pungere con tutti i suoi effettivi.

L’Ambrì, invece, lascia tutti con l’amaro in bocca: i 2 soli punti in classifica, rimediati nei due overtime persi a Zurigo e col Davos, stridono con quanto mostrato in pista. I leventinesi avrebbero meritato sicuramente di più, ma faticano dannatamente a segnare. Kossmann si ostina a mischiare le linee e le carte nel tentativo di trovare il giusto equilibrio (il caso di D’Agostini ne è l’esempio), ma siamo sicuri che sia la strada da seguire e che tutto ciò non crei più confusione che benefici?

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