Maxime Lapierre si sta allenando con i Rangers ma potrebbe non iniziare il prossimo campionato a New York. Dopo Lugano, c'è la LNA nel suo futuro?
NEW YORK (USA) - Maxime Lapierre in poche settimane ha conquistato tutti i tifosi del Lugano, in poco più di un mese e mezzo ha messo in mostra una grinta e una professionalità che ha fatto innamorare tutto il popolo bianconero che gli hanno abbonato anche qualche penalità di troppo.
Lapierre si sta allenando con i New York Rangers, ma l’attaccante canadese potrebbe non trovare posto in NHL e così un suo ritorno in Svizzera non è da escludersi. «Alian Vigneault (allenatore della franchigia della Grande Mela) mi ha sempre dato un’occasione fin dagli juniores - ha sottolineato proprio Lapierre durante un’intervista rilasciata ai colleghi del “Journal de Montréal” - Quando ho ricevuto la sua chiamata a inizio estate ho subito accettato e se non ci fosse spazio per me in NHL vorrei che me lo dicesse lui. So che la rosa è completa, so che tanti giocatori hanno un contratto one-way, ma in questo mondo non si sa mai; se poi il male maggiore sarebbe quello di tornare in Svizzera, non sarebbe la fine del mondo».
Lapierre ha ricordato con molto piacere i mesi vissuti alla Resega e in LNA: «La Svizzera è perfetta per una vita famigliare; non ci sono viaggi, ogni giorno ti svegli con la tua famiglia accanto, si giocano due partite alla settimana: è meraviglioso. Inoltre la qualità del gioco è molto alta: si gioca aperti e offensivi, con diverse ripartenze», ha sottolineato. «In tanti mi parlavano molto bene del campionato elvetico e così quando ho avuto le offerte, ho deciso di lasciare il MODO per andare a Lugano», ha concluso.