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LNA«Nuovo coach? Situazione mentalmente importante, l'anno scorso sono stato tagliato fuori»

22.07.16 - 07:00
Il difensore ticinese del Losanna, Matteo Nodari, è carico in vista dell'inizio della nuova stagione: «Adesso partiremo tutti da zero e cercherò di dimostrare il mio valore»
«Nuovo coach? Situazione mentalmente importante, l'anno scorso sono stato tagliato fuori»
Il difensore ticinese del Losanna, Matteo Nodari, è carico in vista dell'inizio della nuova stagione: «Adesso partiremo tutti da zero e cercherò di dimostrare il mio valore»
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LOSANNA - Il difensore ticinese del Losanna, Matteo Nodari, si appresta a iniziare la sua terza stagione alla Malley (finora ne ha giocata una e mezza in realtà, ndr).

Durante i primi due campionati il 28enne non ha trovato moltissimo spazio con Ehlers, anche perchè l'ex tecnico prediligeva un sistema di gioco piuttosto difensivo che non valorizzava tutte le sue qualità.

Adesso, con il cambio in panchina, Nodari ha la grande possibilità di ritagliarsi il suo spazio e di dimostrare a Ratushny di poter diventare un punto fermo del reparto arretrato.

Matteo Nodari, come sta andando la preparazione?
«Quest'anno ho iniziato un po' prima rispetto ai miei compagni, già a metà aprile. Finita la stagione ho infatti deciso di fare solo due settimane di vacanze e prepararmi per il nuovo campionato. Da qualche settimana sono arrivato a Losanna e ho iniziato insieme alla squadra una preparazione molto dura, anche perché il sistema di gioco che predilige il nuovo allenatore richiederà un grande pattinaggio e stiamo cercando appunto di non farci trovare impreparati».

Allenatore nuovo, motivazioni nuove...
«Ognuno di noi ha già discusso individualmente con il nuovo coach e devo dire che mi ha fatto un'ottima impressione. Ci ha un po' spiegato il suo modo di vedere l'hockey che è molto più offensivo rispetto al sistema di gioco che veniva applicato precedentemente e questo predilige il mio modo di giocare. L'anno scorso sono stato un po' penalizzato e per me non è stato semplice. Adesso invece partiremo tutti da zero e ho la possibilità di dimostrare il mio valore, sono motivato, vedremo cosa succederà. Quest'anno ho iniziato prima la preparazione anche perché la scorsa stagione non è stata positiva e visto che non ho giocato molto ho voluto fare poche vacanze. Questo mi ha avvantaggiato: non essendomi fermato molto, sono rimasto in forma fisica senza perdere colpi».

Per la squadra sarà un cambio notevole a livello di gioco. Siete sempre stati considerati molto difensivi e ora sarà completamente diverso. Come vedi la cosa?
«All'inizio ci sarà sicuramente una fase di adattamento, dato che tanti giocatori sono abituati al vecchio sistema e cambiare completamente non è mai evidente. Trovo che comunque in base ai giocatori che abbiamo in rosa, siamo in grado di dare spettacolo, di applicare un sistema più veloce, offensivo e di realizzare più reti rispetto all'anno scorso. Il sistema di gioco ci portava a giocare il disco soprattutto all'indietro, ma con il nuovo tecnico sarà tutta un'altra storia e verranno valorizzate soprattutto le qualità dei vari Danielsson, Deruns e Walsky, che nello scorso campionato si sono sacrificati molto». 

In quest'ottica quindi diventerai prezioso anche tu visto che sei un difensore offensivo e in squadra non ne avete molti di giocatori con queste caratteristiche...
«Sono fiducioso proprio per questo motivo. Mentalmente questa situazione per me è importante, visto che l'anno scorso sono praticamente stato tagliato fuori e non è stato per niente evidente».

Come vedi Lugano e Ambrì?
«Si sono rinforzati molto. L'Ambrì ha preso due giocatori di spessore che sono Guggisberg e D'Agostini e sono convinto che sostituiranno molto bene Giroux e Pestoni. Oltre a loro anche Kostner potrebbe diventare prezioso, ma deve sentire la fiducia di tutto l'ambiente. Trovo che Zanatta abbia fatto un ottimo lavoro. Per quanto riguarda il Lugano invece vedremo Zackrisson cosa combinerà, poi Sondell e Bürgler sono due ottimi innesti. Bisogna vedere come reagirà la squadra alla partenza di Pettersson dato che lo svedese garantiva una trentina di reti a stagione». 

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