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LNALa finale tra Lugano e Berna si avvicina. Il pensiero di Huras

30.03.16 - 07:00
L’ex allenatore di entrambe le formazioni ha analizzato l’atto finale: «Bianconeri più tecnici, Orsi più fisici e con la panchina lunga. Vincerà chi avrà il portiere con la mano più calda»
La finale tra Lugano e Berna si avvicina. Il pensiero di Huras
L’ex allenatore di entrambe le formazioni ha analizzato l’atto finale: «Bianconeri più tecnici, Orsi più fisici e con la panchina lunga. Vincerà chi avrà il portiere con la mano più calda»
HOCKEY: Risultati e classifiche

LISTOWEL (Canada) - Il momento della verità si avvicina, sabato scatterà la finale dei playoff: Lugano e Berna sono in fermento. Giocatori, staff tecnici e societari, tifosi, città intere sono in trepidante attesa e sognano di salire sul tetto della Svizzera: sul ghiaccio della Resega e della PostFinance Arena si affronteranno due squadre che giocano due hockey diversi e che in pochi, a inizio stagione, avevano previsto in finale. Abbiamo provato ad analizzare ciò che potrà essere con chi conosce entrambe le realtà, con un allenatore che ha trionfato su entrambe le panchine: Larry Huras.

Da dove cominciamo, magari dalla presentazione di questa finale?
«Lugano-Berna: un classico dell’hockey svizzero che però mancava all’appello dal 2004. Sono contento per entrambe le squadre, voglio davvero far loro i complimenti per il cammino che hanno fatto durante questi playoff. Ho dei bei ricordi di entrambe le esperienze, anche se col Lugano persi una finale proprio contro gli Orsi… Però riportai alla Resega un titolo che mancava da 4 anni e nella Capitale lo vinsi nel 2010 dopo 6 campionati d’attesa!».

Che società sono Lugano e Berna?
«Sono due grandissimi club, hanno scritto la storia dell’hockey svizzero. Il Berna rappresenta una città molto grande e ha un grandissimo seguito; il Lugano è un club più familiare con la presidenza di Vicky Mantegazza. Ora però tutto questo conterà pochissimo: è il momento della finale, è il momento della festa dell’hockey e le due squadre giocheranno senza pressione. Dopo una stagione davvero strana vissuta su entrambi i fronti: gli Orsi si sono qualificati solo alla fine e per la differenza negli scontri diretti col Losanna, il Lugano ha dovuto subire alcuni mutamenti col cambio di allenatore e hanno dovuto compiere una grande risalita. Per quello che hanno dimostrato nei playoff, però, posso dire che hanno meritato il loro approdo in finale».

Il campionato di LNA è diventato davvero molto equilibrato: vedere la quinta e l’ottava classificata in regular season affrontarsi in finale non è cosa comune…
«Assolutamente! I dettagli fanno e faranno la differenza anche in questa serie conclusiva… sono convinto che anche una squadra come il Losanna, che è giunta nona e praticamente già salva ai playout, avrebbe potuto fare molto bene se si fosse qualificata per i playoff».

Torniamo alla finale: che differenze vedi tra le due contendenti?
«Il Lugano è una squadra talentuosa che sa divertirsi e divertire. Shedden è riuscito a trovare un giusto mix tra la classe di Klasen, Pettersson, Hofmann, Brunner e Bertaggia e la fisicità di Lapierre, Martensson, Sannitz e Walker. Non è un caso se Tony è esploso nei playoff e Maxim risulta sempre l’ago della bilancia nelle partite che contano: lo conosco molto bene (Huras lo ha allenato durante la stagione nelle fila del MODO, ndr) e posso dirvi che è stato bellissimo lavorare con lui. Sa sempre quando innervosire gli avversari e mettere quel po’ di pepe che ci vuole nel momenti cruciali… Penso che se le sfide saranno giocate a buon ritmo sarà un vantaggio per i bianconeri».

E il Berna?
«I ragazzi di Leuenberger sono molto forti fisicamente e possono dominare qualsiasi avversario da questo punto di vista. Hanno una difesa solida e ora possono contare su Stepanek che, dopo le difficoltà iniziali, si è prontamente ripreso. Inoltre gli Orsi hanno recuperato tutti gli infortunati che hanno avuto durante la stagione: ora possono contare su ben 8 stranieri».

Larry, che serie sarà? Chi la spunterà?
«Dico solo che il Berna ha una rosa più profonda e questo alla lunga potrebbe pesare. Shedden ha puntato molto sulle prime tre linee e se la serie dovesse allungarsi ciò potrebbe incidere: penso che sarà importante vincere gara-2 a Berna. Però il fattore decisivo sarà un altro: chi avrà a disposizione il portiere con la mano più calda trionferà. Pensate a Rüeger: aveva una forza mentale incredibile e i playoff sono una scuola importante per crescere. Elvis è un grandissimo portiere e questo sarà un grande banco di prova...».

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