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NAZIONALE«In Slovacchia per conoscere i giovani. Grassi? Altri più pronti per match internazionali»

11.02.16 - 07:00
Patrick Fischer è pronto a guidare la Svizzera nella Slovakia Cup: sarà una squadra sperimentale. «Per questi ragazzi la convocazione deve essere uno stimolo per puntare in alto»
«In Slovacchia per conoscere i giovani. Grassi? Altri più pronti per match internazionali»
Patrick Fischer è pronto a guidare la Svizzera nella Slovakia Cup: sarà una squadra sperimentale. «Per questi ragazzi la convocazione deve essere uno stimolo per puntare in alto»
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ZILINA (Slovacchia) - È ufficialmente decollata (nel vero senso della parola) questa mattina la missione “Slovakia Cup” per la Nazionale rossocrociata allenata da Patrick Fischer: l’ex allenatore del Lugano è pronto a guidare i suoi ragazzi nell’ennesimo passo di avvicinamento verso i Mondiali di Mosca.

Sarà una Svizzera sperimentale quella che scenderà in pista venerdì e sabato rispettivamente contro la Slovacchia e la Bielorussia: sono tanti i giovani che compaiono nelle convocazioni diramate nei giorni scorsi dall’head coach. “Questa è l’occasione giusta per vedere da vicino quelli che consideriamo i migliori giovani svizzeri di prospettiva - ha sottolineato Patrick Fischer - Tanti di loro prima o poi difenderanno questi colori durante un Mondiale o ai Giochi Olimpici, questo è sicuro; per noi è una grande occasione per poterli osservare, per loro è un’ottima possibilità per respirare l’aria internazionale. Questa convocazione deve essere per loro uno stimolo per puntare in alto!”.

Tanti giovani di valore potranno così indossare (alcuni anche per la prima volta) la maglia della Nazionale maggiore, ma in diversi hanno storto il naso al momento dell’annuncio delle convocazioni: l’assenza di Grassi ha stupito. “Daniele lo conosco molto bene, fin da quando ha disputato il Mondiale U20; è un giocatore che mi piace molto, che porta tanta energia ed è sicuramente una delle sorprese più interessanti di questo campionato. Abbiamo però fatto altre scelte, abbiamo chiamato quei giovani che secondo noi già ora sono pronti ad affrontare un’avventura internazionale… Questo è anche il bello dell’hockey svizzero: sono tanti i giovani che meritano la Nazionale e sicuramente arriverà presto anche il momento di Grassi”, ha continuato.

Tra gli assenti degli ultimi giorni c’è quel Noah Rod che Fischer conosce molto bene… “In effetti… due anni fa il suo rigore mise fine al playoff del mio Lugano! Mi dispiace tanto per lui, non solo perché si è infortunato, ma soprattutto perché indossare per la prima volta questa maglia ti regala emozioni incredibili… non te le scordi più”, ha sottolineato.

Se si torna indietro di poco meno di due mesi, ovvero quando la Svizzera ha affrontato l’Arosa Challenge, e si confrontano le due rose scelte da Fischer si può notare come l’head coach abbia puntato su due squadre diverse. “Il gruppo di dicembre è quello base, formato da giocatori abituati a giocare sfide internazionali. Ovviamente in vista del Mondiale si punterà tanto su di loro, ma alcuni spazi liberi ci sono… se un giovane sarà caldo ad aprile, potrà sicuramente farci comodo. Bisognerà anche tener conto di cosa succederà in NHL…”, ha chiarito Fischer.

Ci sarà inoltre da considerare la condizione fisica di quei giocatori che arriveranno fino in fondo nei playoff… “Fa parte del gioco, sappiamo che dovremo analizzare tanti aspetti: se avranno voglia e le giuste energie faranno parte del nostro gruppo. Posso solo dire che per ora questo nuovo progetto svizzero sta piacendo a tutti”, ha concluso.

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COMMENTI
 

Gus 8 anni fa su tio
Io non credo alle parole di Fischer su Grassi!
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