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HCL - L'ANALISISei punti e tanto cuore: Lugano, la strada è giusta

16.11.14 - 08:00
Soltanto i Lions sono riusciti a fermare la corsa dei bianconeri che hanno anche pagato la stanchezza degli impegni: ottimo l'impatto di Andersson
Sei punti e tanto cuore: Lugano, la strada è giusta
Soltanto i Lions sono riusciti a fermare la corsa dei bianconeri che hanno anche pagato la stanchezza degli impegni: ottimo l'impatto di Andersson
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LUGANO - Per analizzare la settimana del Lugano, per capire per cosa sorridere e su cosa concentrarsi per migliorare, occorre scorrere l'elenco delle tre partite giocate contro Bienne, Kloten e Zurigo.

In casa dei Seelanders sono arrivati tre punti fondamentali, pesantissimi, quei passi che a fine stagione poi possono fare la differenza: i bianconeri non hanno giocato benissimo, ma hanno scoperto definitivamente di poter contare su un portiere, Merzlikins, che rappresenta un vero e proprio patrimonio. Il lettone ha tenuto in piedi la baracca, parando tutto e di più... poi ci ha pensato Klasen a regalare tre punti d'oro. Pur soffrendo quindi, è giunto il successo!

Venerdì i ragazzi di Fischer hanno dominato la sfida col Kloten, sprecando forse più energie del dovuto per conquistare i tre punti ma i motivi per sorridere sono stati tantissimi: il boxplay, il powerplay, Pettersson, Klasen, Filppula e l'inserimento dei nuovi arrivati, Andersson e Bertaggia. Andiamo con ordine: il boxplay è stato superlativo, anche in 3 contro 5 Hirschi e compagni hanno stretto nella morsa i Flyers, per poi punirli con l'uomo in più col cecchino Pettersson e la mano fatata di Klasen. Il finnico, invece, venerdì tra gol e assist ha messo assieme 5 punti (!) e la sua rete è stata semplicemente fantastica. Per quanto concerne i nuovi arrivati... beh a prima vista, il Lugano ci ha guadagnato nello scambio con lo Zugo con Schlumpf: il numero 55 (un amarcord vedere quel numero e quel nome su una maglia bianconera) e il 13 hanno subito risposto presente. Quindi: dominando, è arrivata la vittoria!

Sabato, invece, è arrivata una sconfitta - che ci può stare dopo 3 vittorie - a Zurigo contro i campioni in carica belli riposati visto che non avevano ancora giocato dopo la pausa per la Nazionale. La fatica si è fatta sentire, ma sotto per 4-0 i bianconeri hanno reagito trovando la rete con Pettersson (strano..!) e il primo spunto di Andersson, sognando la clamorosa rimonta che non è però arrivata. Peccato, ma nulla di preoccupante: la strada è quella giusta e Fischer ha capito che può contare su una panchina lunga (nel weekend mancava anche Walker) e su un collettivo che non molla mai.

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