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GIOCHI 2018«Svizzera: bisogna cambiare marcia»

19.02.18 - 21:23
L'ex attaccante degli anni '90 di Lugano e Ambrì, Stefano Togni, si è espresso in merito al percorso dei rossocrociati a PyeongChang
«Svizzera: bisogna cambiare marcia»
L'ex attaccante degli anni '90 di Lugano e Ambrì, Stefano Togni, si è espresso in merito al percorso dei rossocrociati a PyeongChang
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PYEONGCHANG (Corea del Sud) - Nella giornata di domani - martedì 20 febbraio - si disputano i playoff di hockey alle Olimpiadi di PyeongChang e la Svizzera se la vedrà contro la Germania (ore 13.10).

Per qualificarsi ai quarti di finale – dove troverà la Svezia – la formazione rossocrociata dovrà quindi riuscire a prevalere contro gli ostici tedeschi, sempre molto insidiosi soprattutto quando affrontano la nostra Nazionale. «Adesso la truppa di Fischer è obbligata a cambiare marcia», ha esordito l'ex attaccante di Lugano e Ambrì degli anni'90, Stefano Togni. «La Germania è sicuramente una buona squadra, ma non c'è scelta:  bisogna assolutamente vincere. Sarà un match classico dove sarà necessario scendere sul ghiaccio con l'attitudine giusta e prendere in mano da subito le redini del gioco. Oltre a questo sarà fondamentale essere solidi e disciplinati a livello difensivo, così come aggressivi davanti alla porta, dato che saranno come sempre i dettagli a decidere la sfida».

Cosa ne pensi del percorso della Nazionale dopo tre partite? «Sinceramente mi aspettavo qualcosa in più – soprattutto contro la Cechia – anche se non possiamo dimenticare che stiamo parlando di una squadra molto forte e completa. Per arrivare fino in fondo ogni singolo giocatore dovrà aumentare il proprio rendimento e sacrificarsi per la squadra. Niente è ancora perso: i giochi che contano iniziano adesso, bisogna voltare pagina». 

Quali squadre hanno beneficiato maggiormente delle assenze dei giocatori di NHL? «Nonostante manchino molti campioni, in proporzione i valori delle squadre sono rimasti all'incirca gli stessi. Tranne il Canada, che resta comunque una squadra molto insidiosa, ogni compagine ne ha risentito allo stesso modo. È un torneo forse meno spettacolare rispetto agli ultimi, ma sicuramente di alto livello. Mi piace molto la Russia, composta da un mix interessante fra buoni giocatori ed elementi con una certa esperienza. Sono curioso di capire chi la spunterà alla fine».

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