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EURO 2020Dalle lacrime al tetto del mondo; la parabola dell'illusionista

05.07.21 - 08:00
Andrés Iniesta, semplicemente il miglior centrocampista del 21esimo secolo
Keystone (foto d'archivio)
Dalle lacrime al tetto del mondo; la parabola dell'illusionista
Andrés Iniesta, semplicemente il miglior centrocampista del 21esimo secolo
Entrato da giovanissimo alla Masia, ha reso grandi Barça e Spagna.
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BARCELLONA - Il perfetto prototipo del centrocampista moderno, assoluto protagonista di uno stile di gioco che ha dominato e cambiato il calcio. Cervello e fantasia del Barcellona e della Spagna, Andrés Iniesta è considerato come uno dei calciatori più forti e influenti 21esimo secolo.

Andrés iniziò a giocare all’età di 8 anni nell’Albacete; dopo grandi prestazioni si fece però presto avanti il Barcellona, che trovò il consenso della famiglia del piccolo campione. Questo - seppur in lacrime - accettò così di trasferirsi alla Masia. Insieme al compagno di reparto Xavi e ad altri giocatori di alto livello, Iniesta divenne il simbolo della generazione d’oro che il Barça decise di coltivare, investendo moltissimo sui talenti spagnoli. La scelta del club ripagò in pieno, con un numero incredibile di titoli vinti e con il nuovo stile di gioco infermabile instaurato dall’allenatore Pep Guardiola: il celebre “tiki taka”.

A oggi “Don Andrés” risulta il secondo giocatore ad aver vinto più titoli di squadra, ben 37. Tra i più importanti: 9 campionati spagnoli, 6 Coppe del Re e 4 Champions League. Sempre insieme a molti compagni del Barcellona, Iniesta è poi stato dominante anche con la nazionale con la quale, replicando uno stile di gioco simile a quello del club, ha vinto consecutivamente, tra il 2008 e il 2012, due Europei e un Mondiale. In quest’ultimo, nell'edizione 2010 in Sudafrica, ha anche segnato il gol decisivo contro l’Olanda nella finalissima.

A livello individuale, probabilmente non ha ottenuto i meritati riconoscimenti a causa del dominio statistico, mediatico e tecnico del compagno Leo Messi e del rivale Cristiano Ronaldo, arrivando spesso alle spalle di questi due nella classifica per il Pallone d’oro. Tuttavia, gli esperti hanno sempre riconosciuto la classe fenomenale “dell’illusionista”, come ad esempio l’allenatore del Manchester United Sir Alex Ferguson, che prima di uno scontro con il Barcellona disse: «Non sono ossessionato da Messi, il pericolo è Iniesta. È fantastico, fa giocare bene la squadra, il modo in cui trova i passaggi, il suo movimento e la capacità di creare spazi sono incredibili».

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