È il grande giorno di Svizzera-Francia. La Nati vuole sfatare il tabù ottavi e farà di tutto per creare la sorpresa.
Petkovic è pronto a confermare la formazione che ha piegato la Turchia.
BUCAREST - Tutto in una notte. Superata tra luci e ombre la fase a gironi grazie al terzo posto nel Gruppo A, questa sera la Svizzera ha un appuntamento col destino all'Arena Nationala di Bucarest. Davanti ai quasi 30’000 spettatori che potranno assistere all'incontro - le autorità rumene hanno aumentato la capienza dell'impianto sino al 50% -, la squadra di Petkovic cercherà l’impresa contro la corazzata Francia.
Nel match degli ottavi i rossocrociati battaglieranno contro i Blues - campioni del mondo in carica dal potenziale stellare - ma anche contro una sorta di maledizione. Se è vero che nel recente passato la Svizzera ci ha abituati bene con la sua presenza fissa ai grandi tornei - traguardo non così scontato -, lo è anche che nei match da dentro o fuori sono fioccate delusioni talvolta cocenti. La Nati, tra Europei e Mondiali, non vince infatti un duello a eliminazione diretta dal lontano 1954. Gli ultimi rovesci, particolarmente amari, sono stati quelli contro la Svezia (ko di misura negli ottavi a Russia 2018) e quello contro la Polonia ad Euro 2016 (sconfitta ai rigori nell’incontro segnato anche dal gol-capolavoro di Shaqiri).
Questa sera a Bucarest si presenta una nuova occasione per riscrivere la storia, anche se l’avversario è di quelli capaci di incutere timore. La Francia, pur senza incantare e ricevendo in Patria anche qualche critica, ha vinto il difficilissimo Gruppo F che comprendeva anche Portogallo e Germania ed è una delle grandi favorite per la vittoria finale. La squadra di Deschamps è completa in ogni reparto e ha tante certezze, come l’asse centrale formato da Varane, Kimpembe, Kanté e Pogba. Qualità e quantità al servizio di un tridente da urlo formato da Griezmann, Benzema e Mbappé, letale nell’uno contro uno. L'impressione è che, oltretutto, questa squadra abbia ancora dei margini di crescita.
Fatte nuovamente le valigie e volati in Romania dopo il successo contro la Turchia - in cui ha ritrovato fiducia e mostrato una reazione importante - capitan Xhaka e compagni hanno lavorato bene e avuto tempo per preparare l’incontro (72 ore di “riposo” in più rispetto ai transalpini). A livello di formazione non si prevedono sorprese, con Petkovic pronto a riconfermare la squadra che ha piegato i turchi e il suo 3-4-1-2 con Shaqiri, Seferovic ed Embolo in attacco.
«Dovremo essere pronti e dare più del 100%: ora non servono le parole, ma è il momento di entrare in campo, giocare e dimostrare il nostro valore sui 90’ - ha spiegato Vlado Petkovic alla vigilia - Abbiamo dimostrato che anche dopo un passo indietro, come contro l’Italia, sappiamo reagire e farne due in avanti. Il prossimo passo avanti dev’esserci contro la Francia». Insomma la missione è difficilissima, ma la Svizzera vuole sfatare il tabù ottavi e farà di tutto per creare la sorpresa.