Il nazionale elvetico risponde alle critiche: «Mi taglio i capelli ogni due settimane...».
«Vedremo altre acconciature a questo Europeo...».
ROMA - Macchine, tatuaggi, coiffeur e prestazioni scadenti. L'Europeo della Svizzera ha fin qui fatto parlare soprattutto in negativo, anche per colpa di alcuni comportamenti alquanto discutibili. Pure Livio Bordoli, in un'intervista al nostro portale, senza peli sulla lingua, aveva criticato aspramente qualche nostro esponente della nazionale (in particolare Xhaka): «Tutto questo dimostra una totale mancanza di serietà», le parole usate dall'ex tecnico del Lugano per descrivere le recenti vicissitudini. Poca serietà? Poca dedizione? Poco impegno?
Insomma, l'"extracampo" ha effettivamente avuto un impatto sulle prestazioni della nostra nazionale? Manuel Akanji rispedisce al mittente le critiche... «Mi taglio i capelli ogni due settimane, quindi non capisco questo enorme dibattito - le sue parole a "20 minuten" - È solo un taglio di capelli. Capisco i tifosi ma il nostro focus in questi giorni è solo sulle partite. Sono d'accordo con qualsiasi critica sulla prestazione offerta contro l'Italia, ma i nostri capelli o le nostre auto non hanno alcuna influenza su di essa».
Una situazione - a detta dello stesso Akanji - molto "popolare" anche tra le altre nazionali... «Alcune squadre hanno con sé il proprio parrucchiere, ne vedremo altre di acconciature a questo Europeo. Tutti noi giochiamo fuori casa, quindi abbiamo deciso come squadra di pagare un volo a un parrucchiere per farci tagliare i capelli».
Domenica alle 18 la Svizzera si giocherà tutto contro la Turchia... «Sarà una sorta di partita a eliminazione diretta. Dobbiamo agire come una squadra per 90-95 minuti, attaccare insieme e difendere insieme».