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L'OSPITE"Per la Super servono soldi ma Chiasso e Lugano possono farcela"

16.07.14 - 08:02
Arno Rossini ci ha parlato della Challenge che sta per ricominciare: "Servirebbe una squadra del Sopraceneri. Il Locarno non ce l'ha fatta, l'ACB ha pagato le scelte di una persona…"
Ti-Press/Francesca Agosta
"Per la Super servono soldi ma Chiasso e Lugano possono farcela"
Arno Rossini ci ha parlato della Challenge che sta per ricominciare: "Servirebbe una squadra del Sopraceneri. Il Locarno non ce l'ha fatta, l'ACB ha pagato le scelte di una persona…"
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LUGANO - Messe in archivio le emozioni brasiliane, gli appassionati nostrani torneranno presto a entusiasmarsi per il pallone svizzero. Dal weekend scatterà infatti la Challenge League, serie nella quale Chiasso e Lugano tenteranno di difendere l’onore del nostro cantone.

Sarà difficile, tenuto conto del valore degli avversari ma non impossibile: partendo da un campionato, quello scorso, che in maniera differente ha regalato insegnamenti, i due club potrebbero infatti anche riuscire a sorprendere.

“Io sono molto fiducioso – ha ammesso Arno Rossini – secondo me le nostre due squadre hanno la possibilità di completare una buona stagione. Hanno grande potenziale, possono chiudere tra le migliori cinque della categoria”.

Avere due soli club, invece dei “soliti” quattro, sarà meglio per il cantone?
“Non direi. Credo che una rappresentante del Sopraceneri sarebbe dovuta rimanere. Il Locarno ha tuttavia dimostrato negli anni di non riuscire a difendere la categoria, il Bellinzona ha invece pagato una situazione particolare. Una persona ha scialacquato la storia granata e il suo patrimonio…”

Proprio l’ACB, ieri è ripartita l’avventura in Seconda lega per i granata…
“L’ambiente è fantastico, le motivazioni non mancano: speriamo di poter essere noi, tra quattro anni a rappresentare il Sopraceneri tra le grandi”.

Tornando alla Challenge League… perché il Chiasso dovrebbe fare meglio della passata stagione?
“Perché ha Degennaro. Marco è un grande dirigente. L’anno scorso arrivò con la squadra che era già stata fatta. Ora invece ha preso in mano tutta l’area tecnica, allestendo una rosa sensata e competitiva”.

E il Lugano? Negli ultimi mesi di gioco si è distinto come uno degli undici migliori…
“Renzetti ha dato stabilità economica e tecnica, spero possa continuare, ripetersi nei prossimi mesi. Ci riuscisse, garantisse tranquillità e continuasse a supportare il mister, il club avrebbe la possibilità di fare davvero bene”

Le grandi, però, sono altre. Chi vincerà il campionato?
“Per arrivare in Super League servono soldi. Credo che la società meglio attrezzata sia il Servette. A Ginevra si sono sistemati a livello societario; ora tenteranno di salire di categoria. Con i granata però, voglio osare, ci sarà una ticinese. Quella che, tra Chiasso e Lugano, saprà azzeccare la partenza, avrà continuità e fortuna, potrà anche pensare di imporsi. Non sarà facile, questo è vero; penso che qualche possibilità le nostre la abbiano”.

Partire bene e, magari, tenere il ritmo delle migliori, potrebbe – a gennaio – aiutare un club a trovare sponsor?
“Ne sono convinto – ha aggiunto Rossini – i risultati sono infatti un ottimo biglietto da visita. Se riuscissero a occupare le posizioni nobili della graduatoria, bianconeri e rossoblù potrebbero anche racimolare qualche franco nel cantone. E magari con quei denari potrebbero muoversi sul mercato e divenire ancor più competitivi. Io vedo il nostro come un territorio vivo, nel quale c’è grande passione per il pallone. Se una squadra dovesse acciuffare la Super League… penso potrebbe diventare il nuovo Team Ticino. Tutti gli appassionati, indifferentemente dalla fede calcistica, la seguirebbero”.

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