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L'OSPITE"Scorretto chi critica Guardiola. Lui è tre spanne sopra Mourinho"

26.03.14 - 07:01
Arno Rossini ha tessuto le lodi del tecnico spagnolo: "Semplicemente formidabile. In tre anni in Germania vincerà tre campionati. Poi andrà allo United…"
Keystone
"Scorretto chi critica Guardiola. Lui è tre spanne sopra Mourinho"
Arno Rossini ha tessuto le lodi del tecnico spagnolo: "Semplicemente formidabile. In tre anni in Germania vincerà tre campionati. Poi andrà allo United…"
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BERLINO (Germania) – Alcuni lo adorano, altri non lo sopportano. Per molti è il profeta del calcio, per pochi è il direttore di un’orchestra che suona solo sinfonie noiosissime. C’è chi lo dipinge come la miglior persona al mondo e chi, invece, lo accusa di abbandonare gli amici nel momento del bisogno.

Il suo privato non si tocca, non è nostra abitudine, ma del suo lavoro si può parlare. Dalla sua ha un curriculum impressionante, ricco di mille record e altrettanti successi. L’ultimo, il titolo tedesco, colto proprio ieri sera. Stiamo ovviamente parlando di Josep "Pep" Guardiola.

E chi meglio di un allenatore può giudicare l’operato di un mister? Abbiamo chiesto ad Arno Rossini di aiutarci a capire come il mondo del pallone considera lo spagnolo.

“Stiamo parlando di un grandissimo allenatore – ha sottolineato proprio Arno – di un professionista in grado di ottenere risultati incredibili”.

I suoi detrattori sono però molti. Ibrahimovic ed Eto’o, giusto per citarne un paio, hanno sputato veleno sul suo conto. “Non è un grande, è matto, è la pecora di Messi…”. I due ne hanno dette di tutti i colori.
“Penso che i giocatori che parlano “dopo”, quando cioè il diretto interessato non ha più il modo di difendersi se non controbattendo e alimentando la polemica, non siano troppo seri. Il comportamento dei due attaccanti non è stato corretto”.

Eppure qualcosa di male Guardiola avrà pur fatto ai due…
“Guardate, piuttosto che dare retta a Zlatan e Samuel preferisco ascoltare le parole di quanti elogiano lo spagnolo. A Monaco di Baviera, lo so, sono molti quelli entusiasti del lavoro di Pep, delle sue idee, della sua gestione del gruppo, del suo saper coinvolgere tutti i componenti della squadra…”.

Un altro allenatore, odiato, temuto e rispettato dai media, è amatissimo da tutti i suoi giocatori: José Mourinho.
“Il portoghese è un asso nel capire e gestire il gruppo e assecondare le esigenze degli atleti. È formidabile perché difende e valorizza i ragazzi che lavorano con lui…”.

Di lui Ibrahimovic ed Eto’o (polemica sull’età a parte) hanno sempre parlato benissimo.
“Lo svedese, se non erro, ha addirittura detto che per lo SpecialOne si farebbe uccidere e questo la dice lunga sul rapporto che il portoghese riesce a instaurare con i tesserati. Però…”.

Però?
“Tatticamente non è fantastico: Guardiola è tre spanne superiore. José è pratico. È quasi “italiano” per come intende il calcio. È moderno insomma. Lo spagnolo invece fa essere spettacolari le sue squadre”.

Anche in questo caso c’è chi ha dissentito. Franz Beckenbauer ha definito noioso  il suo Bayern Monaco. Troppo “barcellonesco”…
“Se ingaggi un tecnico ingaggi anche le sue idee. Questo però non significa che questo Bayern e il vecchio Barça giochino lo stesso calcio. Anzi. Ho di recente rivisto una partita dei primi blaugrana di Guardiola: Robben e soci praticano tutto un altro tipo di calcio. Certo, il possesso palla è sempre un marchio di fabbrica ma poi le azioni si sviluppano in modo diverso. Ora, con Pep, si cercano molto i cross per sfruttare le qualità nel gioco aereo di Müller e Mandzukic. I catalani cercavano invece “solo” la profondità e la velocità”.

Possiamo dunque promuovere il mister spagnolo?
“Certo, ci mancherebbe altro. Ha portato la sua mentalità vincente in un club già fortissimo e ora sta facendo registrare record su record. Con la sua idea di calcio e gli uomini di cui può disporre vincerà ancora tantissimo”.

Ci dovremo arrendere all’idea di un dominio?
“Ha tre anni di contratto con il Bayern Vincerà tre campionati e anche la Champions. Cominciando da quella di questa stagione. Poi, quando si sarà seccato, accetterà una nuova sfida. Niente Italia, lì non ci sono i soldi per accogliere un uomo e un progetto del genere. Penso che andrà in Francia, se troverà qualche sceicco pronto ad accontentarlo, o più probabilmente in Premier League. Alex Ferguson, un suo estimatore, conta ancora qualcosa a Manchester. Non mi stupirei dunque se nel prossimo futuro lo United gli facesse una proposta irrinunciabile”.

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