Obblighi e premure, le prossime tre settimane saranno complicatissime per Croci-Torti
Nei prossimi 20 giorni il Lugano giocherà cinque partite.
LUGANO - La Coppa Svizzera sta sopra a tutto, non c’è dubbio, ma non è l’unico obiettivo che, da qui a fine stagione, a Lugano devono provare a centrare. Di piccoli-grandi traguardi da tagliare, in bianconero, ce ne sono infatti anche altri e questi legano a doppio filo il presente al futuro.
In che modo? Mentre è impegnata nella minuziosa preparazione della trasferta bernese di metà mese, la società sta continuando a valutare l’operato dei suoi tesserati. Questo per definire fin da ora le strategie estive, per decidere come muoversi al momento di mettere delle firme sui contratti.
Chi rimarrà? Chi va “rinnovato”? Chi sarà messo sul mercato? Queste ultime recite stagionali serviranno a Carlos Da Silva e ai collaboratori per capire quale strada imboccare. È dunque ovvio che, al netto di quello che accadrà contro il San Gallo al Wankdorf, a seconda di come sarà chiusa l’annata qualcuno potrebbe ottenere una conferma o un foglio di via.
Da qui un ulteriore grattacapo per Croci-Torti, che dovrà far giocare a lungo ma anche “proteggere” gli uomini che ha deciso di schierare nella finale di coppa. Senza fretta, ma anche con un pizzico di… fretta, il mister dovrà poi provare a far ritrovare la condizione migliore a qualcuno (vedi Bottani). Dovrà far sì che la squadra riesca a onorare al meglio la Super League senza però spremersi troppo. Dovrà infine - giusto perché la situazione non è già abbastanza complicata - pure riuscire a valorizzare i giovani. Perché è anche questo, una volta che la salvezza è divenuta certa, che un club che sta rapidamente cambiando pelle ha cominciato ad aspettarsi.
A fine corsa mancano tre settimane. In queste, più che quelli dell’allenatore che suda e soffre a bordo campo, Mattia sarà obbligato a vestire i panni del provetto equilibrista. I traguardi sono lì, poco distanti, ma tagliarli non sarà affatto semplice.