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L’OSPITE - ARNO ROSSINIItalia fortissima, Svizzera azzoppata

10.11.21 - 08:00
Italia-Svizzera, non solo Mondiale: «Yakin si gioca il posto»
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Italia fortissima, Svizzera azzoppata
Italia-Svizzera, non solo Mondiale: «Yakin si gioca il posto»
Arno Rossini: «In Svizzera solo 16-17 giocatori possono essere considerati di livello internazionale. E ci saranno tanti assenti».
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LUGANO - Vincere sarebbe importantissimo, non perdere sarà comunque fondamentale. La Svizzera è pronta per muoversi verso Roma dove, per tentare di completare quella che sarebbe un’impresa, affronterà l'Italia nella penultima partita del girone di qualificazione a Qatar 2022.

Già, impresa, non ci vengono in mente altri termini per definire quello che deve compiere questa Nazionale, obbligata a battere o almeno a resistere agli Azzurri per non allontanarsi dal prossimo Mondiale. Impresa perché... la squadra di Roberto Mancini è fortissima, come testimonia il titolo europeo conquistato solo qualche mese fa, e perché i rossocrociati affronteranno l'impegno ricoperti di cerotti. 

«Guardando al valore delle due squadre, a quelli che scenderanno in campo, faccio fatica a credere che l'Italia non riuscirà a vincere - ha ammesso Arno Rossini - L'undici migliore dei nostri avversari è molto forte e - e questo pesa tantissimo - le riserve sono tutte di grande livello. All'altezza dei titolari. Mancini, insomma, può permettersi di scegliere tra tanti bravissimi calciatori. Yakin, invece, ha normalmente solo 16-17 giocatori che possono essere considerati di livello internazionale. In quest’occasione poi ci saranno tanti assenti…».

L'Italia attacca - Mancini ha detto che vuole giocare bene e vincere - la Svizzera si difende - Yakin ha ammesso che sarebbe contentissimo di uno 0-0 -; è dunque facile prevedere quel che accadrà tatticamente?
«Sì, non si scappa. Già a Basilea l'Italia dominò. E non vinse solo perché sprecò tanto. A Roma farà lo stesso».

La Svizzera è dunque spacciata?
«No, non ho detto questo. Se, però, vorrà avere qualche chance di salvare la pelle, dovrà riuscire a confermarsi solidissima in difesa. Unico punto in favore della nostra selezione è che tutta la pressione sarà sulle spalle degli Azzurri. Saranno costretti a vincere. E questo, se non riuscissero a segnare subito, se il risultato fosse ancora in equilibrio a fine primo tempo o dopo un’ora di gioco, potrebbe finire con il renderli vulnerabili». 

Più della Svizzera, Jorginho e compagni non possono permettersi di pareggiare. Nel caso di equilibrio nel punteggio non è dunque difficile immaginare, negli ultimi minuti, un’Italia sbilanciata in cerca del gol del successo. Sbilanciata e, magari, da punire in contropiede...
«È una possibile chiave di lettura della partita. Ma per completare al meglio questo piano tattico due elementi sono indispensabili: grande attenzione e grandi interpreti. E noi senza - tra i tanti - Embolo perdiamo molto. La velocità e gli “strappi” dell’attaccante 24enne avrebbero potuto creare seri problemi a Bonucci e Chiellini». 

Pensiamo positivo, immaginiamo il meglio: la Svizzera è grandissima e porta a casa il pari. Cambia tutto nella corsa al Mondiale?
«In quel caso la qualificazione tornerebbe assolutamente in bilico perché, calendario alla mano, l'ultima giornata sembra esserci favorevole. Non credo che, infatti, l’Italia avrà degli sconti dall'Irlanda del Nord, che affronterà in trasferta. I britannici, si sa, hanno temperamento, voglia, grinta: di sicuro non regaleranno nulla. Per noi, invece, contro la Bulgaria dovrebbe essere un po' più semplice». 

Un match, forse due e poi gli eventuali spareggi: Yakin si sta giocando il posto?
«Sì, di questo continuo a essere convinto. La Federazione nega, com’è giusto che sia, ma Murat si gioca tutto: il suo futuro è legato a doppio filo ai prossimi risultati della Nazionale. Ha un contratto a termine che verrà ridiscusso a seconda di quel che otterrà in queste qualificazioni al Mondiale. O nel girone o negli spareggi. Se non andremo in Qatar, l’ASF volterà pagina».

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