Subito in svantaggio e in inferiorità numerica per oltre 70', la Vecchia Signora è stata umiliata 0-3 dalla Viola.
Prima sconfitta in campionato per mister Pirlo.
TORINO - Prima la sentenza che ha cancellato il 3-0 a tavolino sul Napoli, poi la dolorosissima sconfitta interna (0-3) contro la Fiorentina: la Juventus ricorderà a lungo il suo giorno di "chiusura" del 2020.
Per quel che riguarda il match con i partenopei (che si dovrà rigiocare) i bianconeri non hanno colpe, è vero; molto diverso è però il discorso in merito alla sfida alla Viola. In quella, complicatissima, la Vecchia Signora è stata disattenta e sfortunata, è stata colpevole, finendosi con le proprie mani.
Prima ha concesso una veloce occasione (sfruttata) a Vlahovic, poi ha visto uno dei suoi uomini più in forma, Cuadrado, prodursi in una brutta entrata su Castrovilli e rimediare il rosso. Il tutto in 18'. A quel punto, per De Ligt e compagni è diventato tutto complicatissimo. Pur se determinati (e sorretti da grandi qualità) non sono infatti quasi mai riusciti a sorprendere un avversario che ha prodotto il più classico dei "copri e riparti". Una rete - giustamente - annullata per fuorigioco e un rigore non concessi a Ronaldo (tocco di Castrovilli) sono stati i punti più alti di un'offensiva che è evaporata al 76', quando un autogol di Alex Sandro ha azzerato le speranze di rimonta. Tabellino blindato? Non proprio: l'ex Caceres, all'81', ha infatti reso ancor più dolce la festa della Fiorentina e ancor più amara la serata bianconera.