CR7 ha parlato di presente e futuro confrontandosi con la stella del pugilato Golovkin: «Contano testa e motivazioni»
Presente, passato e futuro. Cristiano Ronaldo, campione inossidabile che negli anni ha sempre dedicato un'attenzione maniacale alla cura del proprio corpo, si è raccontato in una nuova serie di documentari sullo sport targata DAZN, "Parallel Worlds". Il fuoriclasse portoghese, 5 volte Pallone d'Oro, si è anche confrontato con la stella del pugilato Gennady Golovkn, miglior peso medio della boxe degli ultimi dieci anni.
«Giocare a calcio è la mia passione, ma poi in tv guardo anche altri sport - spiega CR7 - Tra una partita di calcio o un match di boxe o UFC, scelgo la seconda opzione. Detto questo non credo che avrei potuto fare il pugile, è dura. Penso di essere nato per fare il calciatore professionista, pensavo di avere quel dono sin dall'inizio. La boxe è più difficile perché quando gareggi sei solo. Nel nostro caso è diverso perché ci alleniamo insieme, ridiamo, è un tipo di sacrificio diverso».
L'asso della Juventus ha parlato anche del suo passato. «Io e Golovkin siamo cresciuti in ambienti e culture diverse, ma per entrambi è stata dura perché proveniamo da famiglie umili. Non eravamo ricchi, quindi dovevi lottare per la tua vita. Le circostanze in cui cresci induriscono la tua personalità e il tuo carattere».
Il bomber si è poi soffermato sul passare del tempo... con un elogio all'eterno King Roger. «A 33 anni inizi a pensare di essere in discesa, ma io voglio continuare a giocare a calcio. La gente potrebbe pensare: "Cristiano è stato un giocatore incredibile ma adesso è lento". Non voglio che questo accada. Puoi prenderti cura del tuo corpo ma non è questo il problema. Dipende dalla tua testa, dalla tua motivazione ed esperienza. Federer ad esempio ha 39 anni ed è ancora al top».